Governo Renzi: sanatoria per gl’impianti a biogas

Una piaga nazionale si cura,

non si “sana” con leggi ad hoc

 biogas no

Gli impianti a biogas sono una brutta infezione sparsa su tutto il territorio nazionale, favorita dai cospicui finanziamenti che gli girano intorno, le persone protestano ovunque per i cattivi odori, per l’inquinamento del suolo, per il mancato rispetto della volontà dei cittadini. Purtroppo è un affare, un grosso affare economico e, si sa, per denaro gli speculatori, appoggiati da troppi politici, passano sopra qualsiasi dignità, propria e altrui. Ora ci si mette anche il Governo Renzi che, invece di curare quella che è una piaga nazionale, vuole “sanare” con una legge ad hoc.

Il Comitato per la salute e la conservazione del territorio di Corridonia comunica: “Leggiamo in questi giorni, dalla stampa locale, dell’ennesimo tentativo, a opera di politici nostrani, di sanare le centrali biogas marchigiane, le cui autorizzazioni sono state annullate dal Tar Marche.  Sembra infatti che, nel decreto agricoltura in esame presso il Consiglio dei Ministri, alcuni fedeli di Spacca, tra cui l’ex consigliere regionale Petrini, ora onorevole e altri, abbiano introdotto, all’ interno dell’art. 24 un comma che tenta ancora una volta di sanare la spinosa questione del biogas Marche, legittimando una via ex-post (cioè ad impianto fatto), che non trova riscontro alcuno, neppure nella legislazione comunitaria. Di conseguenza, gli pseudo-imprenditori, che ad oggi non dovrebbero, con i loro impianti privi di autorizzazione, produrre energia, potrebbero vedersi spianata la strada e tranquillamente continuare a produrre energia elettrica, attingendo di nuovo, spudoratamente, ai lauti incentivi statali erogati dal GSE, ed ai quali i bio-speculatori, ad oggi, non hanno più accesso, (non dimentichiamoci che l’affaire biogas Marche è ancora oggetto di indagine da parte della procura). Siamo, questa volta, di fronte ad una ben più vasta proposta di sanatoria, che riguarderebbe tutti gli impianti illegittimi d’Italia ed i cospicui incentivi pubblici, erogati ad aziende che, alla luce dei fatti, non sono legittimate a goderne!

Già il governatore Spacca e gli assessori Giannini e Malaspina, a seguito delle pesanti sconfitte ottenute a livello di Tribunali Amministravi, dalla regione Marche nella questione biogas, hanno tentato di far passare anche loro una sanatoria, definita all’italiana”, sulle centrali biogas marchigiane, che però è morta sul nascere, poiché come si disse, “la pezza era peggio del buco”.

Questa volta, a scendere in campo per togliere le castagne dal fuoco al governo della nostra regione è stato chiamato proprio il neo governo Renzi con le belle parole di cambiamento e speranza, che hanno riempito il dibattito pubblico nell’ultima tornata elettorale. Ci aspettiamo, da quegli esponenti marchigiani del partito di governo, che si sono in più occasioni espressi contro la politica regionale di Spacca e contro i bio-speculatori, dai Sindaci tenaci e da tutti i partiti locali che si facciano ancora una volta portavoce dei diritti sacrosanti dei cittadini della vallata del Chienti alla salute e alla proprietà, perché siamo cittadini e non sudditi”.

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