La spiegazione
Visto così sembrerebbe proprio un loculo cimiteriale, con tanto di erbetta a guarnizione come in ogni tomba che si rispetti. Perché così? Semplice: visti i servizi fotografici di questa e della pagina precedente si arguisce facilmente che in questa parte di Macerata i cittadini sono in costante pericolo. Sulla via che da rampa Zara conduce a via don Minzoni c’è il rischio di morire fulminati visti i fili elettrici pendenti in quantità e arrangiati alla bell’e meglio. In piazza della Libertà non è che vada molto meglio, non ci sarà da prendere la scossa ma sarà da stare attenti a non inciampare perché il rischio è quello di finire sopra a otto spuntoni arrugginiti: elevata probabilità di spaccarsi la testa e perfino di contrarre il tetano. Dalle immagini qui a lato è facile intuire che da una scivolata a sfilarsi la schiena il… passo (scivoloso) è davvero breve. Allora, tutti ‘sti cadaveri (naturalmente stiamo facendo gli scongiuri toccando tutto il ferro presente in redazione!) dove finiranno? Visto che in zona c’è questo settore universitario che si occupa di medicina legale saranno portati qui per essere studiati, esaminati, sezionati e, dopo una bella ed esauriente autopsia… eccolo qua: c’è il loculo pronto! Tutti dentro e non ci pensiamo più. “Una prece pro eis”.
“Tutti per Macerata” che dice?
“Rimettere il cittadino al centro della città” che non vuol dire sistemarlo in piazza, in centro storico ma rendere la città funzionale e sicura, a misura di cittadino.
immagini Photofal
