di Raffaella D’Adderio
Nei soggetti affetti da bipolarismo, il disturbo mentale è tale da comportare gravi alterazioni dell’umore che si traducono in un’alternanza di stati d’animo opposti (euforia/depressione). Gli individui di cui ci occuperemo in tal sede sono malati di bipolarismo politico, un sistema fondato su due formazioni politiche alternative. Il Renzi nazionale sta col coltello in mezzo ai denti perché il governo assuma al più presto le sembianze del bipolarismo perfetto (che in Italia non è mai realmente esistito). Ci si pone però la domanda: quali saranno i due raggruppamenti principali a Montecitorio? Per rimanere tutti al potere ed eliminare le già esigue forze di dissenso, si stanno verificando gli assemblaggi e gli abbinamenti più innaturali. Sembrano i processi degli abominevoli innesti alimentari! Chi si schiererà con chi e contro chi pur di appartenere a uno dei due poli in vita? Certo è che le uniche fazioni in grado di sopravvivere saranno PD, FI e M5S. L’Italicum renzusconiano stabilisce (peggio del Porcellum) un premio di maggioranza (che era stato ritenuto incostituzionale) a chi otterrebbe il 37% di voti e una soglia di sbarramento dell’8 % (era già scandaloso il 4% del Porcellum) per i piccoli partiti che si volessero affacciare a cercare una poltrona e del 12% per le coalizioni minori. Come se tutto ciò non bastasse, si deciderà in merito all’abolizione del Senato e il Cavaliere (sempre rampante!) auspica un’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Per riassumere: esclusione delle preferenze, liste bloccate, giganteschi premi di maggioranza e disarcionata degli organi istituzionali che precedono il potere più alto della gerarchia. Ma non puzza tanto di regime? Si dice che la nuova legge elettorale sia ispirata al modello spagnolo (che prevede un sostanzioso premio di maggioranza) e che si possa definire Porcellum Modificato. Sembra il nome della ricetta del gateau destrutturato, che sempre pasticcio di patate è pur dislocato in più stampini. Ma quante ne vogliono inventare per farci pensare che il nostro paese sia all’avanguardia e non verso un notevole imbarbarimento? Ciò che invece è chiaro è che siamo in presenza di una vera patologia anche in ambito politico: si inneggia al bipolarismo per poi arrivare a un sistema assolutistico. Si fa un passo alla volta: prima si fa credere al popolo italiano che ci siano due coalizioni contrapposte, di cui comunque non potranno deciderne gli esponenti, poi si culminerà in un unico grande “polo” con leader assoluto. In chi sia affetto da disturbo bipolare, la fase euforica porta a credere talmente nella grandiosità delle proprie potenzialità da scatenare il delirio di onnipotenza e relative alterazioni del pensiero. Ma attenzione, in seguito arriva sempre la fase depressiva e senza alcuna avvisaglia!