La verdura sta in basso
ma anche in alto
Il marciapiede invaso
A Rione Marche le persone aspettano che arrivi il giardiniere! E non si può dal loro torto visto come le erbacce hanno invaso i marciapiedi spuntando da tutti gl’interstizi e come i rampicanti strabordino dalle recinzioni o scendano verso il basso calandosi lungo i muraglioni. Pur se la situazione ha un suo aspetto positivo, quello del contatto diretto con la natura… essere accarezzati dal fogliame mentre si passeggia non ha prezzo! Ma, tant’è, visto che i Comuni ormai non ci-ha più ‘na lira manco per fa’ candà’ ‘n cècu… bisogna che i residenti del quartiere imparino a portare pazienza in attesa che arrivi l’inverno e si porti via tutte le foglie verdi.
Il lampione dentro il caco
Eh sì, transitando di giorno per la strada che passa dentro il piccolo tunnel della ferrovia non ci si accorge di nulla, anzi si osserva con curiosità, mentre si è fermi al semaforo rosso, una rigogliosa pianta di cachi carica dei suoi frutti arancioni. Non si fa caso al segnale di divieto di sosta nascosto dalle frondosità, anche perché la strada è talmente stretta che il segnale è superfluo: quale pazzo oserebbe parcheggiare qui? Ma passando di notte la situazione cambia, specie per chi va a piedi. Solo allora ci si avvede che alto, sopra la pianta, un lampione ne illumina… la chioma! E la luce, che dovrebbe illuminare la strada, si perde nel fogliame.
Il lampione dentro l’acacia
La situazione prima della galleria è più complessa e vede raccolte nel suo insieme tutte le problematiche di carattere naturale e tecnico. La foto qui sopra è esplicativa: il verde è da foresta amazzonica e accarezza le teste dei passanti e i tetti delle automobili. C’è un palo della pubblica illuminazione ma il suo fusto è nascosto dal fogliame fitto di piante di acacia e, come nel caso del caco, gli spunta la testa al di sopra delle chiome degli alberi. La luce anche qui illumina le foglie e non la strada. A questo punto è proprio il caso di dire: “L’Italia, Macerata compresa, è nel tunnel della crisi economica e… non si vede una luce né all’entrata, né all’uscita!”