Pollenza festeggia l’autunno
Il 15, 16 e 17 novembre torna a Pollenza “Castagnata e Cantine aperte”, l’evento che ormai da 5 anni anima l’autunno locale di colori e sapori. Tipiche di questa manifestazione sono le vecchie cantine paesane riaperte per l’occasione, oppure adattate allo scopo, in cui si possono degustare i piatti del territorio uniti al buon vino e allietati da musica e intrattenimenti vari. È un sorta di viaggio nei sapori del periodo, tutti strettamente legati al territorio e alle tipicità delle nostre coltivazioni, che porta in tavola le prelibatezze locali e le diffonde con una festa che coinvolge l’intero paese. Il centro storico è il luogo in cui la festa si svolge, ma il contributo viene da tante parti, prima tra tutte la Pro Loco Corporazione del Melograno che da sempre guida l’organizzazione; accanto a essa lavorano tanti volontari e le altre associazioni del territorio: la Società Operaia di Mutuo Soccorso “Giuseppe Lazzarini”, l’AIDO, l’AVIS, l’Associazione Carabinieri “Salvo D’Acquisto, i Comitati di Quartiere, oltre al Comune di Pollenza. Le cantine saranno 9, tutte diverse tra loro per arredo e gestione, ma anche per l’offerta culinaria e musicale che in esse si potrà trovare, i nomi sono già una garanzia: bevilo tutto, il castagnaro, da Bacco, le merenne, la nottola, la scimmia, da Peppe Vento, da Paulina, Ricci. L’apertura delle cantine sarà venerdì e sabato alle 19.30 e la domenica alle 16.00. L’intrattenimento sarà fatto di spettacoli all’aperto, itineranti e altri all’interno delle cantine stesse. In particolare venerdì 15 suoneranno The Blitzer, I Leggera music live, Gli Amici dello zio Pecos, dj Fabio Effe e gli Officina. Sabato 16 novembre sarà invece la volta di Pablo e Juliàn Corradini, dj Momo, gli Officina, Mecò & The Shooting Stars e gli Alla Bua direttamente dalla Notte della Taranta salentina. Domenica 17 novembre passeggiando si potrà incontrare la Abbonda Marchino Band, mentre nelle cantine si esibiranno Lady Lizard, Alessandro Doria Acoustic Project e Pablo e Juliàn Corradini.
(foto Tomassini)