Elisabetta Malatesta Varano:
l’amore, il dolore, il potere
Decisamente un bel libro, una piacevole lettura, un romanzo storico avvincente come un fantasy dei migliori, se il cavallo di Elisabetta fosse stato un unicorno la scena sarebbe stata completa. Scorrendo le pagine, per noi esperti di storia, è stato facile capire come Clara Schiavoni abbia studiato a lungo e nei particolari, la storia dei Varano di Camerino, del loro tempo e di tutto il territorio e delle vicende storiche che li hanno coinvolti e visti protagonisti. Tutto questo, unito a una perfetta conoscenza dei luoghi e delle loro caratteristiche medioevali, miscelato con pochi tocchi di fantasia, qua e là, di quelli che rendono vivo un dipinto e il gioco è fatto! Lo stile è piacevole, descrittivo al punto giusto, senza che il particolareggiato appesantisca lo scorrere della lettura, anzi: per chi conosce l’entroterra marchigiano, maceratese in particolare, è un ripercorrere tappe già percorse ed è anche un giudicare in senso positivo la bontà della sceneggiatura. Tutto il romanzo è permeato da una acuta analisi psicologica dei personaggi che li delinea a tinte forti e decise nel loro carattere, perfino nella somatizzazione fisica, coerente con i comportamenti tenuti durante lo svolgersi della vicenda. Il fil rouge che unisce tutti questi punti forti del libro e ne rende completa la trama è lo svolgersi degli intrighi da sempre propri della politica, dei tradimenti, delle parole date e non mantenute, delle convenienze del momento. E’ l’uomo prigioniero della materia, del senso di possesso sia delle cose che delle persone. Eppure, in tanta pochezza umana, la figura che si staglia su tutte è quella di Elisabetta Malatesta Varano, una donna forte e sensibile, ricca di cultura e di tenacia, di coraggio e di femminilità, capace di soffrire senza soccombere e di amare, di lottare e di comprendere gli avvenimenti per girarli a proprio favore. Tutte doti spirituali che alla fine prevalgono sulla materia. “Sono tornata – Elisabetta Malatesta Varano: l’amore, il dolore, il potere”, edito dalle “Edizioni Simple”, è composto da 221 pagine, copertina illustrata con alette, si può acquistare al costo di 15,00 euro.
Fernando Pallocchini
Clara Schiavoni
L’autrice si racconta
Sono nata a Tolentino il 4 maggio 1946 poco lontano dalla Basilica di San Nicola e dal fiume Chienti, luoghi dell’anima per sempre. Ancora oggi, ogni volta che ritorno a Tolentino, sono avvolta da una forte emozione. Un’Ancona del primo dopoguerra fu la città che ci accolse in seguito al trasferimento del babbo. Si può dire che crebbi insieme alla città, che nel tempo sentii sempre più mia. Infanzia, adolescenza, prima giovinezza trascorse tra Piazza del Papa, Via Pizzecolli, il Duomo, il porto con le passeggiate domenicali in barca, il Viale, il Passetto con la sua meravigliosa scalinata verso il mare. Il mare di Ancona. Ancona e il mare. Ancona mi vide correre esultante per il Viale al superamento della maturità e alla vincita del Concorso Magistrale per l’insegnamento. Momenti indimenticabili. E le passeggiate con il primo amore nei luoghi più appartati come il cimitero degli Ebrei al Cardeto e la zona del faro. L’inizio del lavoro mi separò, non del tutto, da questi luoghi amati per conoscere altre realtà marchigiane. E fu la volta di Serra San Quirico prima e di Arcevia poi. Quanti luoghi dell’anima ci possono essere? Tanti. Esperienze diverse che ti legano a una scuola fatiscente, ai primi alunni. A una casa a metà accarezzata dai boschi. A persone che senti ancora di amare mentre in un tempo fermato ti vedi lì, davanti al focolare circondata dalle voci di Annetta, di Fiorisa, di Paola, di Federico, di Angelo… Con la vita matrimoniale le mie nuove radici furono e sono, a tutt’oggi, in Osimo. A un passo da Ancona, a due da Tolentino. Osimo è mio figlio Luca e tutta la sua crescita, l’esperienza più bella della mia vita. Osimo sono 18 anni di insegnamento e occhi, occhi di bambini i cui sguardi sono tutti dentro di me, come il loro amore per me. Come il mio amore per loro. Uomini e donne di oggi, di cui sono diventata amica e che ancora mi chiamano “maestra”. Osimo è la mia laurea in Sociologia. Osimo è la mia cagnolina Barbi e i miei tanti amici animali, il mio giardino con gli amati alberi. Osimo è stato l’esperire in molteplici forme. Ognuna mi ha rafforzato, ognuna mi ha arricchito.