Terremoto: quella strada
aperta sotto i piedi…
Mi chiamo Giuseppa e sono nata a Macerata l’11 novembre 1911 da Antonio e Giuditta. I miei genitori erano dei contadini. I miei fratelli si chiamavano Settimio, Maria, Oreste, Albino e Attilio. L’ultimo è morto durante la guerra del ‘15 – ‘18. All’età di 9 anni portavo la verdura, le uova e altre cose all’Avvocato Ciuccolini che era il padrone della terra che lavoravano i miei zii e genitori e di altri terreni lì vicino. Ho frequentato la scuola fino alla III elementare. A scuola ci andavo a piedi e c’era molto da camminare. Aiutavo i nonni Vincenzo e Teresa in cucina, portavo le merende nei campi con una canestra in testa per strada. Mentre camminavo è venuto il terremoto e mi si apriva la strada sotto i piedi. Ho avuto molta paura. Mi sono morti due fratelli giovanissimi: mia sorella Maria di 12 anni con appendicite; mio fratello Attilio di 19 anni morto nella guerra in Russia mai più ritornato. Ricordo la disperazione di mia madre che aspettava sempre le lettere che non arrivavano mai. Avevo 15 anni quando ho conosciuto mio marito che abitava a Sambucheto, aveva delle mucche che producevano latte. Lui passava con la bicicletta per portare questo latte ed io lo dovevo consegnare all’avvocato. La moglie dell’avvocato mi faceva molti regali. Quando Carlo è andato a fare il militare mi scriveva sempre delle lettere le quali arrivavano a casa di una mia amica perché mio padre non voleva. A 19 anni mi sono sposata con il consenso dei miei genitori. Ho avuto 2 figli: Antonietta ed Enzo. Ho dovuto sempre lavorare fino alla pensione. Nel 1980 è venuto a mancare mio marito che lavorava come bidello al liceo. Tre anni fa sono venuta ad abitare a Villa Cozza perché mio genero si è ammalato e non c’era nessuno che mi poteva accudire. qui mi trovo bene, sia con Anita, mia compagna di stanza che con gli altri ospiti. Vado d’accordo con tutti.