Raggiunto il 53%
su tutta la città di Macerata
Colleverde ok
Dopo l’esperienza più che positiva della raccolta differenziata con il sistema di prossimità attuato nelle tre frazioni di Macerata, Piediripa, Sforzacosta e Villa Potenza, positiva non solo per la percentuale raggiunta ma anche per il grado di soddisfazione degli utenti, il metodo è stato attuato nel quartiere di Colleverde. Prima c’è stata una riunione con i residenti (10 aprile), successivamente la consegna dei kit (11 aprile) e poi il posizionamento delle postazioni dei cassonetti (12 aprile). Tutto è avvenuto rapidamente e le persone hanno risposto bene, tanto che alla fine di aprile il dato complessivo di tutta la città di Macerata ha raggiunto il 53% , la percentuale migliore di sempre, con un guadagno di 3 punti sui risultati precedenti.
Collevario ha iniziato
Da poco la raccolta differenziata di prossimità è iniziata anche nell’altro quartiere popoloso di Macerata, Collevario, e c’è la concreta speranza che il dato percentuale sulla città intera possa ancora migliorare per permetterci di raggiungere gli obiettivi di legge previsti in materia. Ora il programma è di estendere questa innovativa modalità di raccolta differenziata anche ad altre zone della città, e si sta pianificando il lavoro per concretizzare definitivamente gli obiettivi che la Smea si è data. Organizzarsi va bene ma l’elemento determinante per avere successo è che la cittadinanza condivida appieno il sistema di prossimità. Naturalmente non è di sprone la impietosa tassazione di settore che rischia di vanificare gli sforzi fin qui prodotti dai cittadini. Infatti, con i risultati già raggiunti e quelli che si stanno per concretizzare, i cittadini potrebbero giustamente reclamare una riduzione della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. Va anche detto che la pesante tassazione subita dai maceratesi dipende anche e soprattutto dal costo di smaltimento in discarica imposto dal Cosmari. Un costo elevatissimo che ci penalizza e del quale non si riesce a conoscere le componenti che lo rendono così pesante. Domanda: “Quanto costa smaltire i rifiuti nel territorio provinciale?” Sarebbe ora che qualcuno s’impegnasse a rendere questo costo trasparente, per usare un termine che da un po’ di tempo va di moda in politica, ma che troppo spesso resta solo vuota parola.