A Macerata i dissidenti
aprono una seconda sede
Il Movimento 5 Stelle a Macerata non lascia ma raddoppia! Infatti il manipolo di dissidenti che nei giorni passati ha contestato vivacemente il gruppo, posto sotto accusa per immobilismo, ha aperto una propria sede in viale Martiri della Libertà per essere più a contatto con i maceratesi: una forma comunicativa diretta che, hanno promesso, si concretizzerà ulteriormente con una attività politica piena di fervore.
Sono tutte persone animate da grande entusiasmo, tanto da autofinanziarsi per il mantenimento di questo punto d’incontro. Chi sono? Eccoli: Noemi Torresi, Iris Palazzetti, Sabrina De Padova, Laura Ciccarelli, Giancarlo De Mattia, Gianfranco Cerasi, Marco Pucci, Daniele Curzietti e Giuseppe Matano.
Dire che sono battaglieri è dir poco, almeno a giudicare dal contenuto del comunicato affisso nella nuova sede e stilato da Giancarlo De Mattia… “La situazione attuale italiana: i nostri governanti, sia locali che statali, si presentano sempre con un bel sorriso e con una faccia benevola che sembra ti voglia regalare tutto. Di fatto fanno solo i loro sporchi affari, traendone il massimo vantaggio alle nostre spalle. Invece di operare esclusivamente nell’interesse generale pensano solo al loro vantaggio. Oggi siamo governati da una dittatura composta dalla mala politica, dalla parte marcia della Chiesa, dalla massoneria e dalla mafia. Solo i politici e gli aderenti a queste associazioni malavitose hanno la meglio economicamente tramite appalti truccati, raccomandazioni, concorsi fasulli eccetera. In questo modo gli italiani si stanno dividendo in due parti: quelli dentro a questo sistema malavitoso (e che quindi ne traggono benefici diretti e indiretti alle spalle degli esclusi) e coloro i quali ne sono fuori e che combattono contro tale sistema di sfruttamento dei cittadini onesti che non si approfittano degli altri. In Italia si realizzano opere solo se il politico di turno e i suoi adepti ne potranno trarre un vantaggio. Purtroppo, con il perdurare di tanto malaffare e con l’aggravarsi della crisi economica ci si avvia al collasso finale a grandi passi. Certamente, per evitare scontri materiali tra questi due schieramenti, ci vorrebbe una Giustizia in piena efficienza e non, come ora, messa fuori uso per salvare i corrotti al potere. Una Giustizia funzionante può evitare che non accada come in Egitto e altrove, dove la gente comune si è stufata di essere sfruttata dai ladroni”.
Un quadretto vicino alla realtà che inizia a essere condiviso da molte persone. Riuscirà questa pattuglia a 5 stelle a smuovere le acque stagnanti della politica maceratese? Intanto hanno preso posizione in prossimità di quel colle dal quale i napoleonici cannoneggiarono Macerata.
Fernando Pallocchini