del dott. Francesco Pianesi
La diga di gomma è un eccezionale strumento di lavoro conosciuto e usato fin dalla fine dell’800. E’ costituito da un foglio di caucciù quadrato di circa 15×15 cm. Il suo utilizzo venne descritto per la prima volta nel 1860 dal dr. Barnum di New York. Le università concordano, a livello mondiale, che sia l’unico metodo valido per l’isolamento del campo operatorio. Tale efficacia è confermata da molteplici articoli della letteratura internazionale, pertanto la diga di gomma si deve ritenere sia un aiuto indispensabile in odontoiatria conservativa, nelle conosciute “otturazioni”, e in endodonzia (l’endodondo è la parte interna del dente che contiene la polpa dentaria), nelle altrettanto conosciute “devitalizzazioni”, mentre non vi sono articoli scientifici che giustifichino il suo mancato uso. La diga di gomma dà una elevata qualità del sigillo del campo operatorio impedendo ai fluidi, presenti nel cavo orale, di contaminare il dente oggetto delle cure. I materiali utilizzati inoltre, garantendo una qualità superiore del restauro, danno un accesso migliore e più sicuro all’area operatoria e un aumento della visibilità dell’area di lavoro. Questa tecnica libera una mano dell’operatore che potrà usare così lo specchietto per illuminare la zona operatoria e non per proteggere lingua e guance; assume inoltre una importanza notevole anche in caso di un contenzioso medico-legale. Ciò nonostante la maggioranza dei dentisti non la usa. In alcuni casi certamente metterla non è facile e richiede un discreto impiego di tempo, ma con pazienza e buona volontà, si riesce nell’intento, con risultati ottimi. Rarissimi sono i casi in cui sia veramente impossibile metterla. Infine gli stessi pazienti gradiscono la diga di gomma in quanto li isola completamente dai liquidi prodotti dai manipoli durante il lavoro, impedisce l’ingestione accidentale di materiale da restauro o di strumenti endodontici, e limita la possibilità di lesioni accidentali delle mucose orali da parte del dentista. Il vero problema della diga di gomma è convincere il dentista a usarla. Secondo le indagini di mercato infatti, la media dei professionisti in Italia che utilizzano la diga, si attesta a un livello compreso tra il 2% e il 5%. In conclusione possiamo dire che se il dentista non la usa “di routine”, non sta utilizzando tutte le procedure per voler lavorare in maniera ottimale, come la comunità scientifica insegna. Usarla, dunque, denota sicuramente una adeguata e coscienziosa professionalità, che non assicurerà in assoluto la bravura di un dentista, ma di certo la sua scrupolosa osservanza delle regole odontoiatriche più accreditate.