di Andrea Zampa
Quando Claudio mi ha parlato del suo progetto rivoluzionario, mi ricordo di avergli chiesto di ripetermi quello che aveva detto. Non potevo crederci. Finalmente qualcuno che pensa ai giovani; finalmente qualcuno che lascia uno spiraglio aperto in una muraglia fatta di individualismo, competizione e denaro. Ho dato il mio completo appoggio, e mi ritrovo ora a parlare di meteorologia e aerodinamica a platèe di ragazzi curiosi, ai quali cerco di trasmettere un’idea del volo libero che è quella che ho sempre avuto io e che si avvicina molto a quanto descritto in maniera romantica da Richard Bach nel suo libro Il gabbiano Jonathan Livingston: “…D’ora in poi vivere qui sarà più vario e interessante… Noi avremo una nuova ragione di vita. Ci solleveremo dalle tenebre dell’ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abi-lità. Saremo liberi! Impareremo a volare!…” Sono un pilota di Parapendio e Deltaplano, socio dell’Aeroclub dei Sibillini che è una tra le scuole più longeve e affermate presenti in Italia; il suo numero di iscrizione all’Aeroclub è infatti il 7. Questo grazie alla tenacia e alle idee innovative e visionarie di Claudio Spinelli, suo presidente e fondatore, un pioniere del Volo Libero in Italia. Quando ho iniziato a volare, avevo 20 anni e di soldi non ne avevo ma, grazie a un po’ di furbizia e a qualche sacrificio, riuscivo a mettere da parte ogni mese quel poco che mi bastava per andare a volare e mi ci scappava pure qualche “extra” con gli amici. Parapendio e Deltaplano erano una volta sport per giovani. Ricordo che intorno a me c’erano ragazzi della mia età o poco più grandi. E’ bello ora, a 40 anni, rivivere quei ricordi, ritrovarsi con i compagni di volo, di oggi e di allora, a raccontarsi delle passate avventure, magari davanti a un bicchiere di buon vino. E’ triste però scoprire che non ce ne sono più tante di facce nuove! Oggi Parapendio e Deltaplano lo fanno i giovani di una volta. Intorno a me ci sono solo persone della mia età, o addirittura più “grandi”. Stiamo diventando un paese di vecchi. I vecchi sono infatti gli unici che possono permettersi di spendere soldi e godersi i propri risparmi. I giovani non hanno soldi o non hanno tempo; i giovani con lo stipendio, oggi, sono pochi e i giovani con lo stipendio fisso sono quasi una specie estinta. E’ un momento difficile, nessuno può negarlo, anzi tutti lo evidenziano. La gente comune non arriva alla fine del mese e non ha più nemmeno la fantasia di spendere soldi. E quando lo fa, magari per qualcosa di utile, si sente in colpa! Consapevole di questa realtà l’Aeroclub dei Sibillini di Sarnano ha deciso di portare avanti, con l’appoggio dell’Aeroclub d’Italia, il progetto “Volare si Può”. Una campagna di promozione nelle Scuole superiori e nelle Università delle Marche, attraverso una serie di seminari di introduzione al Volo Libero, che coinvolgono direttamente gli studenti negli argomenti trattati, al fine di liberare il volo dai falsi pregiudizi e farlo conoscere per quello che realmente è: una passione senza fine! Ogni seminario sviluppa un parte in aula, accennando i principi storici, fisici e meteorologici del volo libero e una parte in palestra con delle simulazioni al vero, mostrando i mezzi e gli strumenti utilizzati per volare. Già dalle prime battute i ragazzi vengono proiettati in un mondo a tre dimensioni, presi dalle immagini e dai video che girano sullo schermo mentre noi parliamo loro di aerodinamica e meteorologia. Quando poi li portiamo in palestra a provare con mano le attrezzature, veniamo inondati di domande di ogni tipo; dalla classica “ma è sicura questa roba?”, a quella più pratica “ma quanto costa?” . Ed è proprio da queste domande che è si poi evoluto il progetto “Volare si può” che, oltre alla promozione nelle scuole, come detto, si propone di infrangere ogni barriera che possa impedire ai giovani di avvicinarsi a questa attività meravigliosa. La barriera più grande è quella del costo del corso. E allora via, giù la prima barriera. Per tutto il 2013 i corsi di Deltaplano e Parapendio saranno gratuiti per i giovani tra i 16 e i 21 anni e costeranno la metà per i giovani dai 22 ai 28 anni. Altra barriera, l’attrezzatura. Giù anche questa. Da adesso in poi, una volta conseguita l’abilitazione (brevetto) sarà possibile affittare tutta l’attrezzatura, controllata dalla scuola e coperta da assicurazione, ogni volta che si vuole venire a volare a Sarnano. Quindi chi non ha i soldi per comperare l’attrezzatura, nuova o usata, o non è sicuro della sua passione e non vuole spendere subito troppi soldi, potrà comunque volare e scoprire piano piano questo fantastico mondo in tre dimensioni che solo pochi eletti, fino ad ora, hanno potuto apprezzare.