di Angelo Andreozzi
Sul nudo teatro di pietra
il tempo è un muto attore
che recita ruota di pavone.
Un grido la sete di sapienza.
Chiuso nel suo mantello
il bosco non raccoglie voci.
Con gambe di misericordia
si corre al pozzo della nebbia
e lo spazio è un avido cristallo
che lacera la carne indifesa.
Anche l’anima è ferita!