Piatti gustosi e rinfrescanti
Una scoperta di Cristoforo Colombo
I territori caraibici
Luoghi dove è insita la cultura della pace
I territori caraibici hanno avuto un ruolo importante negli anni della lunga storia d’esplorazione e di migrazioni dei popoli, offrendo grandi opportunità commerciali che modificarono le strutture politiche ed economiche del mondo. Le isole più importanti vennero scoperte da Cristoforo Colombo, occupate dagli spagnoli e successivamente prelevate da altre potenze occidentali. Alcune di esse come Haiti, Repubblica Dominicana e Cuba intorno al XIX secolo riuscirono ad acquisire la loro indipendenza mentre intorno al XX secolo si assistette all’avvio di una forte influenza degli Stati Uniti d’America su gran parte dei territori caraibici. La storia dei Caraibi ha fatto nascere una comunità di persone che accoglie e rispetta i turisti provenienti da ogni parte del mondo. Le donne, gli uomini e i bambini che sono arrivati in queste isole dall’Europa, dall’Africa e dall’Asia hanno collaborato a creare un nucleo variegato di razze finalizzato a una cultura di pace e di ostilità alla guerra; infatti attualmente i Caraibi sono uno dei pochi luoghi al mondo in cui non esistono lotte interne. L’effetto della fusione di storia e di cultura è riflesso nelle costruzioni, nelle lingue, nel cibo, nei musei e nei monumenti.
Insalata all’arancia
Dai Caraibi ecco per voi un contorno leggero: l’insalata all’arancia. Accompagnate i vostri secondi con questa deliziosa portata!
Ingredienti
1 Insalata Scarola – 1 Mazzo Ravanelli – 2 Arance – 1 cucchiaio di Aceto di Mele – 1/2 Bicchiere di Olio di Noci e sale e pepe qb.
Procedimento
Tagliare l’insalata a striscette e i ravanelli a fettine. Mescolare bene e condire con il sale, pepe, l’aceto di mele e l’olio di noci. Appoggiare sopra le arance a fette e lasciare in frigo per 1 ora prima di servire.
Zuppa caraibica
Una gustosa zuppa caraibica,
di granchio, peperoni e menta.
Ingredienti
Granchio (500 g, o in alternativa la granseola); peperone (1 rosso e 1 giallo, possibilmente); peperoncino (1 e dolce); pane (2 fette); cipollotti (2 bianchi); menta (1 rametto); brodo vegetale (1 litro); limone (1, o in alternativa 1 lime); olio extra vergine d’oliva; sale e pepe.
Preparazione
Dopo aver lavato i peperoni, tagliarli a dadini ed eliminare i semi interni. Preparare un soffritto con i cipollotti e il peperoncino, in seguito unire i peperoni e cuocere a fiamma lenta. Arrivati a metà cottura (dopo circa 15 minuti) unire il granchio precedentemente diviso in 4 parti; sfumare il preparato con il brodo vegetale. Dopo 10 minuti spolpate il granchio e versate nel brodo menta e scorza di lime; aggiungete poi la polpa del pesce e attendere che si ritiri. Il piatto è pronto, ora per completare la zuppa servire con crostini di pane tostati.
L’olio di noci
Sono le noci a offrirci questo tipo di olio fin dall’antichità e il suo uso è sempre stato diffuso specialmente nelle contrade non rivierasche e, comunque, dove non si produce l’olio di oliva. Raccolte le noci queste erano pulite dal mallo e i gherigli, raccolti, venivano lasciati alcuni giorni ad asciugare. L’olio ne veniva spremuto con torchi a mano e in quantità modeste perché, per le sue caratteristiche chimiche, diventa rapidamente rancido. In Piemonte l’olio di noci era usato nella preparazione della bagna cauda, in alternativa all’olio di oliva che nei tempi passati era molto costoso, quindi poco presente nella mensa delle famiglie più povere. L’uso di questo olio nella bagna cauda lascia il tipico retrogusto della noce.
A cura di Cinzia Zanconi