di Alvaro Norscini
La reattività per contrastare la crisi economica globale, in special modo riferita alla nostra Italia, si potrebbe riassumere in tre forme verbali essenziali per la crescita civile, sociale e democratica: stando, stato e staremo. Nella “Genesi”, libro di apertura della Bibbia, il “Verbo”, inteso come parola e tocco divino di creazione, ne è solamente uno: all’inizio era il Verbo. Noi, più moderni ed evoluti, ne abbiamo due in più… Aspettando il “tocco divino” di tecnici governanti, oggi viviamo “stando” in apprensione e nelle stesso tempo sfiduciati per via di una realtà economicamente restrittiva, impostata sulla tassazione, che trascura la crescita economica e sociale, eque, per un benessere condivisibile da tutti. Si dice: “Quello che è stato è stato!” e così siamo condizionati negativamente dal grande fardello del passato (debito pubblico) oggi quasi incolmabile. Occorre cambiare la nostra mentalità egocentrica ed egoista per raggiungere il benessere comune e arrivare a staremo, che altro non è che il futuro dei nostri figli e della nostra Nazione, l’Italia.