“Arlecchino e Pulcinella alla ricerca di Montolmo”

Il Teatro dei Picari

con Maska Karma 2013

al Velluti di Corridonia

lazzi

 

La chiusura di Maska Karma 2013 questa volta tocca al teatro Velluti di Corridonia, con uno spettacolo della Commedia dell’Arte, intitolato “Arlecchino e Pulcinella alla ricerca di Montolmo”, a cura del “Teatro dei Picari”, che si terrà domenica 24 febbraio alle ore 17:30.

Regista sarà Leonardo Gasparri al quale chiediamo lumi sulla Commedia dell’Arte.

lazzi“La Commedia dell’Arte – risponde il regista – è considerata la forma più durevole e prestigiosa di creazione scenica che la storia d’occidente possa vantare, un meccanismo teatrale che vive di se stesso e si alimenta solo della sua fantasia, totalmente indipendente da qualsiasi mezzo solitamente impiegato nell’arte scenica: dalle luci, alle apparecchiature scenografiche, fino allo stesso edificio teatrale come luogo esclusivo di rappresentazione”.

 

Che ci ha insegnato questa forma teatrale?

lazzi“Essa ha consegnato all’umanità un grandissimo patrimonio artistico, fatto d’idee, di tematiche, di linguaggi e di gestualità. E’ proprio l’impiego di una potente gestualità, più efficace di qualsiasi retorica, che ha permesso a questo genere di teatro di essere leggibile a ogni latitudine, abbattendo qualsiasi barriera linguistica”.

 

Quale filosofia segue il Teatro dei Picari?

lazziRisponde con una citazione Leonardo Gasparri: “I comici studiano e si muniscono la memoria di una gran farragine di cose, sentenze, concetti, discorsi d’amore, deliri, disperazioni, per averli pronti all’occasione. E i loro studi sono conformi al costume dei personaggi che loro rappresentano…” Così Nicolò Barbieri nel 1634 con “Discorso familiare intorno alle moderne comedie” difende la Commedia dell’Arte e i suoi attori. Il Teatro dei Picari vuole così ricalcare la filosofia di molti letterati, come il Barbieri, nel proteggere, valorizzare e promuovere la Commedia all’improvviso proponendo allo spettatore una serie di lazzi, tirate, pulcinellate e arlecchinate basandosi su canovacci e zibaldoni tramandati dai commedianti dal XVII° sec. a oggi, senza mai impegnare in modo assillante l’oggetto della rappresentazione”.

 

Dunque una caratterizzazione tra il somatizzato e l’improvvisato?

lazzi“Le maschere di questa magnifica Arte prenderanno forma sotto gli occhi degli spettatori, dall’Arlecchino colorato e scapestrato al Nobile focoso e innamorato. Dal Capitano saccente e spigoloso alla Servetta dolce e prosperosa. Dal Pantalone vecchio e goffo al Pulcinella cornuto e mazziato. Non c’è niente di meglio che drogarsi del legno e sniffare l’aroma del cuoio. La Commedia dell’Arte ti entra nelle vene e s’intacca nel cervello!”

 

E’ una malattia?

lazzi“No! – esclama Leonardo – E’ semplicemente una passione. Una passione irrefrenabile che ti mette alla prova quotidianamente, una passione che non ti da del Lei o del Voi, è sfacciata e ti coglie all’improvviso. Il concetto è chiaro: la maschera non la calzano solo i commedianti dell’arte, la maschera è un’entità che prende forma dietro e davanti ogni singolo vivente. La Commedia dell’Arte, chissà, forse sublima questo concetto e trasporta i nostri sentimenti in teatro o in piazza o in strada, amplificandoli per poi gettarli vigorosamente tra le braccia di qualcuno. Non uno qualunque, ma uno come TE!”

 

Un appuntamento da non mancare, al Teatro Velluti di Corridonia, domenica 24 alle 17:30.

 

 

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