di Franca Petracci
Quando sono con te
in un museo, al caffè o per la strada,
il mondo si appanna e tu con il mondo.
Eppure, io so che ci sei.
Un po’ come nei sogni,
quando al risveglio
ricordiamo l’incontro e la persona
senza averne veduto le sembianze.
Non importa
se il mio sguardo è vuoto:
il tremore che dolce mi attraversa
sei tu senza volto che mi salvi.