Lucio Dalla, grande anima!

di Cesare Angeletti

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In un certo periodo della mia vita ho avuto il piacere di presentare vari personaggi famosi: Claudio Villa, Silvan, Orietta Berti, Ombretta Colli, Toni Dallara, Little Tony e altri. Per alcune serate ho avuto l’onore di presentare Lucio Dalla. La prima volta, sapendo con quale artista avevo a che fare, ho usato il lei, chiamandolo maestro. Si è messo a ridere e mi ha detto che “essendo colleghi”, e lo ha detto seriamente senza nessuna intenzione di prendermi in giro, si doveva usare il tu. Volevo spiegargli come si sarebbe svolta la serata ma ha risposto che si fidava di me e che bastava lo facessi avvertire mezz’ora prima della sua esibizione. Nella prima parte dello spettacolo si esibiva un complesso locale, poi entrava lui e a metà del suo concerto lo avrei intervistato. La terza sera in cui ci siamo incontrati è stato a Porto Potenza all’Hermana Club. Lucio arrivò presto al pomeriggio perché la sera prima avevamo fatto spettacolo a Fermo al teatro dell’Aquila. Abbiamo parlato un po’ e mi confidò che avrebbe voluto cambiare genere di musica ma che aveva dei dubbi su come il pubblico avrebbe preso il suo nuovo repertorio. Poi, sempre conversando cordialmente, mi svelò che la sera, essendo il locale piccolo e quindi meno rischioso dato che c’era poca gente, avrebbe fatto un primo tentativo cantando una nuova canzone “Piazza grande”! Mentre mi esponeva i suoi dubbi chiesi: “E se, per caso, dovesse andare male?” Ha sorriso, ci ha pensato un po’, poi rispose: “Ti dico un segreto. Io ho investito una parte dei miei soldi in appartamenti, sono tutti affittati e, solo riscuotendo gli affitti, posso vivere tranquillamente. Poi, stimolato dalla sua cortesia, ho fatto la richiesta che ho sempre proposto a tutti gli artisti che sono capitati in zona: “Lucio, qui c’è un istituto che ospita 500 persone diversamente abili ci verresti a fare una visitina e magari cantare due o tre canzoni?” Lui ha fatto una faccia strana rispondendo: “Queste cose non le devi chiedere! Tu devi dire: qui ci sono dei sofferenti e tu, artista, devi venire a trovarli!” La prima parte della risposta mi aveva raggelato… poi ho subito telefonato in istituto perché tutti gli ospiti che potevano andarci fossero portati in teatro. Siamo arrivati e la prima persona che abbiamo incontrato è stata una terapista greca, splendida creatura, alta quasi due metri. Lucio l’ha guardata, naturalmente dal basso in alto e poi ha esclamato: “Porca vacca quant’è lunga !” Siamo andati in teatro e ha fatto uno spettacolo cantando tre o quattro canzoni, poi è sceso in platea per stringere mani, firmare autografi e lasciare che i ragazzi e le ragazze lo stropicciassero tutto con carezze e abbracci e né io né gli addetti alla sua persona siamo riusciti a tener lontani i ragazzi perché quando lo facevamo era lui che tornava da loro. Alla fine mi si è avvicinato e ha detto: “Però hai mentito! Hai detto 500 qui ce ne sono molto meno!” E io: “Certo gli altri sono nelle camere perché non si possono muovere dal letto ma c’è un interfono che collega il teatro a tutte le stanze e quindi ti hanno sentito!” Lui mi ha guardato e ha detto: “Sì ma non mi hanno visto e io non ho visto loro. Voglio fare il giro!” Non credevo a quello che avevo sentito! Ho chiamato colui che conosceva tutto l’istituto e tutti i ragazzi, il padre spirituale don Angelo, e lui ha accompagnato Lucio a fare il giro. E’ stato dentro un’ora. Quando siamo usciti mi ha guardato e mi ha detto: “Mi hai fatto un gran regalo!” Io non ho risposto nulla perché ero affascinato, soggiogato dalla personalità umana di questo che io conoscevo come un grandissimo artista e che lì, fra i ragazzi diversamente abili, avevo potuto apprezzare come un immenso uomo. Poi siamo tornati alla discoteca ha fatto un grande spettacolo, la gente impazziva letteralmente, come sempre, per lui ma devo dire, per dovere di cronaca, che “Piazza grande”, forse perché ascoltata per la prima volta, non ebbe una grande accoglienza. Oggi ho voluto ricordare questo episodio perché ora che lui non è più qui con noi ed è salito in Paradiso sono sicuro che ha preso posto in mezzo agli angeli che cantano lodi al Signore.

 

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