Adesso pure l’elettrodotto!

Una cicatrice sul territorio

 

elettrodottoRiceviamo e pubblichiamo da Simone Livi: “L’entroterra maceratese non può e non deve diventare per nessuno terreno di conquista. Assisto ormai quotidianamente alla discussione sorta intorno al progetto di un nuovo elettrodotto da 380mila volt che Terna si appresterebbe a realizzare attraversando buona parte dei Comuni dell’entroterra. La questione si trascina ormai da anni, ma l’improvviso riaccendersi del dibattito crea inevitabile allarme, soprattutto in una cittadinanza non informata sull’opera che si andrà a costruire. Senza se e senza ma diciamo decisamente no a qualsiasi ipotesi di costruzione di un nuovo elettrodotto, semplicemente per il fatto che non ce n’è bisogno. Il paesaggio, il territorio, le sue peculiarità uniche rappresentano per tante famiglie probabilmente l’unica risorsa che possa garantire un futuro e andare a costruire un’opera come quella significherebbe distruggere le aspettative di chi ancora crede in un domani nella nostra terra. La realizzazione dell’elettrodotto causerà  un forte deprezzamento dei beni situati fino ad alcuni chilometri dal tracciato e delle attività economiche presenti legate alla qualità ambientale e alla bellezza del territorio. Il fabbisogno energetico cala per via della crisi e non basta, come hanno dichiarato alcune associazioni ambientaliste, affermare che l’energia pulita che stiamo producendo non debba andare sprecata. Per quanto ci riguarda, il nostro no deciso riguarda qualsiasi tracciato, sia quello originariamente proposto da Terna che le sue eventuali alternative, perché è impensabile pensare di raddoppiare la linea che passa a Tolentino, città già gravata abbondantemente da inquinamento di ogni genere. Siamo al fianco dei cittadini che si stanno adoperando per scongiurare questo progetto e ci auguriamo che le proteste siano raccolte in maniera adeguata da chi dovrà prendere la decisione ultima per evitare che l’elettrodotto Fano – Teramo diventi una nuova Tav”.

 

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