Tratto da “Qui se ridìa cuscì”di Egidio Mariotti
I prezzi del mercato
Un giorno Normato era al bar e un romano, che passava l’estate a Sarnano, si lamentava dei prezzi del mercato : “Ammazza, quanto costano l’òva qui ! Ducento lire l’una e po’ penza che mi’ moje, dendro a uno, ci ha trovato anche un purcino !” Nomato, che ascoltava, intervenne con la sua vocina: “E che, co’ ducendo lire ce vulìi troà’ un pollastru?”
La grandinata
Un giorno si abbatté su Sarnano un forte temporale con pioggia e grandine. Normato, guardando quei chicchi di grandine e ricordando quando, nei matrimoni, si lanciavano confetti ai bambini, esclamò: “Chj lo sa chj adè che sposa ogghj su sopre!”
Il primo supermercato
Quando a Sarnano si aprì il primo supermercato, Normato, filosoficamente esclamò: “Pòzza pijà ‘n accidente! Qui a Sarnà non se tròa più un mazzu de carte per fa’ ‘na partita: l’ha riquisiti tutti li commerciandi per fa’ lu solitariu!”
I piccioncini al mercato
Normato era solito acquistare polli e altro dai contadini ma anche lui, a volte, vendeva qualche piccioncino. Una signora disse: “Normà, ma comm’è che ‘ssi picciù è tandu ciuchitti?” – “Ma quisti mica è li fiji… è li nipoti!”