La storia di un invalido e disoccupato
perseguitato dalle multe
Abbiamo ricevuto la segnalazione di un caso umano e di una situazione che hanno del preoccupante. Un maceratese, disoccupato e non in buona salute, rischia di perdere l’unica cosa che ha, la casa, perché subissato da multe non pagate e pressato da Equitalia.
Spiega Raffaele Ottaviani, 39 anni: “Sono orfano di padre e madre, disoccupato e invalido al 75% , all’inizio del 2000, per problemi di salute, sono stato costretto ad andare a Milano, dove ho preso una sfilza di multe per divieto di sosta, multe che avrei dovuto contestare perché assurde: a esempio, in un giorno ne ho prese cinque alla stessa ora e nello stesso posto. Poi quando arrivarono a casa era indicata una via diversa rispetto a quella dove era parcheggiata l’auto!”
Perché non le ha mai contestate?
“Purtroppo, mai ho potuto fare opposizione per mancanza di soldi.”
E oggi che sta accadendo?
“Queste contravvenzioni sono passate in mano a Equitalia, e tra sanzioni, more e interessi sono arrivate a 10mila euro. Il problema è che in questo momento io non ho un euro. Sono aiutato da alcuni assistenti sociali, dalla Croce Rossa e da nove mesi vado a mangiare alla Caritas di Macerata. L’unica cosa che possiedo è la casa lasciata in eredità da mio padre. Ho ricevuto alcune lettere da Equitalia che lasciano intendere il pignoramento della mia abitazione. Ho paura di finire sotto un ponte!”
Questa drammatica situazione ci è stata segnalata da Tommaso Golini, coordinatore provinciale di Forza Nuova, al quale domandiamo: “Da quanto conoscete questa situazione?”
“Siamo venuti a conoscenza della situazione di Raffaele la settimana scorsa.”
Cosa state facendo per lui?
“Così come facciamo ordinariamente con altri connazionali in difficoltà, cosa non rara in questo periodo di crisi e di disoccupazione, ci siamo attivati immediatamente per garantirgli dei pacchi alimentari che gli consentano di tirare avanti almeno fino a un assestamento delle sue condizioni. Non stiamo parlando di un evasore fiscale ma di un cittadino che non riesce ad arrivare alla fine del mese. E’ vergognoso che minaccino di portargli via casa in questo modo. La sua testimonianza rende bene l’idea sul perché nell’ultimo anno centinaia di italiani hanno deciso di togliersi la vita o di entrare nel criminale turbine dello strozzinaggio”.
Secondo voi, a parte i singoli casi, in generale cosa si dovrebbe fare?
“In momenti di emergenza come quello che stiamo vivendo servono leggi di emergenza, quali possono essere provvedimenti urgenti per sospendere i debiti nel caso di perdita del posto di lavoro, di improvvisa malattia o di qualsiasi altra situazione che, documentata, comproverebbe l’impossibilità di pagare”.
Poi c’è il problema Equitalia…
“Grazie alla legge 166/2011, la quale prevede che i Comuni possano anche non servirsi di Equitalia per riscuotere i crediti, abbiamo deciso di lanciare una raccolta firme da proporre a Macerata, per liberare la città da questo scomodo apparato dello Stato e avviare una riscossione dei tributi nel rispetto dei cittadini e delle famiglie che soffrono particolarmente questo periodo di crisi.
Che intendete fare per evidenziare la situazione?
“Annunciamo per lunedì 10 dicembre dalle 9 alle 12 un sit-in di protesta davanti alla filiale cittadina. E lo slogan sarà: Pignoriamo Equitalia!”