Sprofonda il terreno e
appaiono antichi cunicoli
Fin troppo facile la battuta su Macerata che sprofonda sempre più in basso, dal centro (voragine di corso Cavour) alla periferia (voragine di Santo Stefano). 
Perciò sorvoliamo e andiamo direttamente nei pressi della chiesa di Santo Stefano, quella più nuova, perché quella più vecchia, sistemata poco dietro, è stata da tempo trasformata in civile abitazione e della vecchia destinazione restano poche tracce sulla facciata (la disposizione sporgente dei laterizi, 
un’arcata e una lapide). Proprio sul piazzale, deve degli operai stavano lavorando alle tubature dell’acqua, si è aperta una grossa voragine che al suo interno, sorpresa!, ha mostrato tutta una serie di cunicoli che collegavano l’antica chiesa a tutte le abitazioni dei dintorni. E’ scavato nel sabbione un 
sistema di comunicazione sotterraneo, atto sia alla fuga come difesa passiva da eventuali assalitori che per visite segrete di vario genere. E’ un mondo misterioso, sottolineato dal perpetuo gocciolio di acqua, molto simile ai sotterranei che percorrono tutto il centro storico cittadino.
Fernando Pallocchini
