Intorno ci è stata costruita l’industria del nulla
Non c’è incontro politico, campagna elettorale, dove non si parli di ambiente. Ormai “l’ambiente” è nei fatti divenuto un veicolo politico fine a se stesso dove le enunciazioni non sono quasi mai seguite da fatti concreti.
Questo atteggiamento della classe politica, a cui ormai tutti ci siamo abituati se non addirittura uniformati, ha fatto sì che i problemi primari dell’ambiente, come quelli dei rifiuti, della regimentazione dei corsi d’acqua e quant’altro, divenissero argomenti di costosi convegni e niente più.
Abbiamo costruito intorno al tanto caro “AMBIENTE” l’industria del nulla. Nell’industria del nulla prendono quindi posto i professionisti del settore, quali i consulenti, i funzionari, i direttori di consorzi e di aziende pubbliche, tutti costosissimi.
Nessuno poi verifica il lavoro di questi “professionisti”, nessuno misura la loro capacità professionale, nessuno controlla i risultati delle loro attività. Tutt’altro!
Spesso divengono referenti anche di qualche politicante di zona, spesso mosso da interessi discutibili.
Tutto ciò si tramuta in costi per la collettività che si trova a pagare tasse per sostenere l’industria del rifiuto.
Sarà quindi giunto il momento di fare queste verifiche?
Meditate gente, meditate.
Stefano Monachesi