Evidenziati malesseri di
carattere sociale e democratico
Manifestazione e contromanifestazione, luci e ombre. La manifestazione è quella di Forza Nuova contro l’immigrazione incontrollata e a favore della sicurezza; la contromanifestazione, sic et simpliciter, è contro Forza Nuova. Nel mezzo c’è la Prefettura alla quale sta a cuore la sicurezza della città, in nome della quale ha comportamenti apparentemente ambigui ma poi dimostra di saper controllare la situazione, tanto che il temuto scontro finale viene evitato.
Analizzando crudamente gli eventi, scorrettezze e provocazione sono solo da una parte, da parte di chi una prima volta, a seguito della richiesta di FN legittima, accettata e autorizzata, ha inteso organizzare una contromanifestazione in piazza Annessione, proprio lungo il percorso del corteo di Forza Nuova che da piazza della Vittoria conduce in piazza della Libertà: questa è una scorrettezza e una provocazione.
La Prefettura per evitare complicazioni spiacevoli ha mandato tutti a casa.
Le seconde richieste, accettate perché su percorsi diversi e opposti (Forza Nuova parte da corso Cairoli e giunge in piazza Mazzini; gli “altri” – termine da non prendere come dispregiativo ma come identificativo di un insieme di Associazioni – partono da piazza Annessione per finire in piazza Battisti) hanno ulteriormente chiarito dove ci sono scorrettezze e provocazioni. Infatti è cronaca che dei circa 200 contromanifestanti solo una piccola parte, circa 30, si sono attestati in piazza Battisti mentre gli altri, scorrettamente e senza rispettare le regole, si sono diretti a piazza Mazzini per scontrarsi con le Forze dell’Ordine. Come se non bastasse un gruppuscolo si è diretto in via Severini (parallela di corso Cairoli, per provocare il corteo di Forza Nuova) presto dissuaso da Agenti che non scherzavano affatto, giunti a bordi di un ulteriore cellulare.
Per contro il corteo di Forza Nuova, composto da 63 persone (questi li abbiamo contati, è stato più facile essendo di meno, ma qui c’era rappresentata una sola sigla e non le tante provenienti da Ancona fino a San Benedetto, alcune mai sentite perché, evidentemente, funzionano a telecomando), ha sfilato ligio alle regole e senza creare problemi, accettando senza protestare, alla fine, di interrompere la sua manifestazione a metà corso Cairoli per le intemperanze degli “altri”., dimostrando un forte senso di responsabilità.
L’impegno delle Forze dell’Ordine è stato massimo, con uno spiegamento notevole di mezzi e di uomini dei vari Corpi, con Agenti sia in divisa che in borghese i quali, senza eccedere ma con fermezza, hanno tenuto tutto sempre sotto controllo.
Sui contenuti delle richieste e degli slogan di Forza Nuova ognuno è libero di pensarla come vuole, da cronisti, avendo parlato con le persone che nonostante la pioggia erano presenti possiamo dire che c’è chi condivide e chi no, curiosamente annotiamo che buona parte dei presenti erano proprio extracomunitari.
Sugli slogan degli “altri”, da liberi pensatori, riteniamo che siano da aggiornare. Parlare di antifascismo storicamente non ha più senso, e con l’antirazzismo sarebbe da andarci più cauti in quanto la stragrande maggioranza degli italiani non è razzista ed è disponibile a una pacifica convivenza con tutti.
I problemi, evidenziati da FN, sono tutti da ricercarsi nella cattiva gestione da parte della politica dei flussi migratori, che invece di essere controllati sono quello che sono, illudono la gente che arriva in Italia credendo di trovare il paradiso e invece trova la disperazione, che poi conduce ad atti inconsulti e ai disordini reali che ben conosciamo.
La manifestazione di Forza Nuova ha evidenziato un malessere di carattere sociale, la contromanifestazione ne ha evidenziato un malessere di carattere democratico.
Fernando Pallocchini