di Matteo Ricucci
Vagando, di biblioteca
in biblioteca, tra mura
di silenzio, vo meditando
su queste pareti di libri
che l’umana sapienza
ha costruito,
pagina su pagina,
trasformandoli in un’irta
scala che ha la pretesa
di giungere fino a Te,
o Signore,
ma tu sorridi dell’umano
affanno che, da sempre,
con vana tenacia, cerca
di imprigionarti
tra gli angusti confini
del suo ragionamento.