Sferisterio volano di che?

Hanno risposto Piero Cesanelli,

Francesco Micheli e Pietro Marcolini

 

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Non ci sono più le folle di una volta al richiamo del partito, nemmeno se alla fine è offerta la cena. Le persone sono sempre più distanti dalla politica, anche nelle occasioni in cui non si parla di questa in senso stretto ma si affronta un tema d’interesse cittadino. Infatti nell’ultimo giorno degli incontri organizzati dal Pd e incentrato sullo Sferisterio come motore di cultura ed economia, abbiamo contato 70 persone, addetti, giornalisti e fotoreporter compresi.

b-mandrelliPeccato, perché ci sono stati tre ospiti importanti accolti dal vice sindaco Irene Manzi: l’amico Piero Cesanelli, patron di Musicultura; il Maestro Francesco Micheli, direttore artistico del Macerata Opera Festival e l’Assessore regionale Pietro Marcolini.

Tre personaggi, tre modi diversi di affrontare l’argomento.

Piero Cesanelli ha parlato della sua esperienza con Musicultura, del punto di partenza (una saletta da 200 posti) e del punto di arrivo (lo Sferisterio da 2500 posti), di come sia importante per conseguire il successo la presenza sulle reti televisive nazionali più seguite, presenza difficile da ottenere per le tante variabili che insistono sui palinsesti. Fondamentale la qualità, il sapersi diversificare dagli altri, saper entrare in comunione con il territorio di riferimento coinvolgendolo con produzioni portate nelle cittadine ma anche fuori regione, in quanto Musicultura è un successo nazionale. Saper produrre spettacoli collaterali che amplificano e consolidano la fama in un f-michelipercorso che si svolge durante tutto l’arco di un anno. Coinvolgere Macerata organizzando manifestazioni parallele nel suo centro storico durante il periodo precedente i giorni di Musicultura. La sommatoria di tutto è il successo pieno della manifestazione clou dentro lo Sferisterio che, così, diventa volano di qualcosa.

Sulla stessa linea Francesco Micheli, pur da un punto di vista musicalmente diverso.

Lo ha raccontato ai presenti ma lo abbiamo potuto vedere mentre svolgeva il suo compito di Direttore artistico: innovazione in economia. E se l’economia è servita per far quadrare bene il bilancio, l’innovazione è riuscita a riempire il contenitore ogni sera. Innovazione intesa come cantanti che hanno saputo muoversi in scena e recitare, rompendo i vecchi schemi rigidi di interpreti piantati sul palco in cerca della migliore prestazione vocale. Innovazione intesa come tentativo (riuscito) di attualizzare le opere affinché gli spettatori, in qualche modo, possano riconoscersi in esse. Innovazione nelle manifestazioni collaterali di un certo tono come il Festival g-pambianchiOff e quelle decisamente più popolari come la serata azzurra/giallo/rossa che ha coinvolto migliaia di maceratesi, negozianti compresi, facendo loro vedere l’opera sotto un aspetto diverso, più vicino.

E ancora gli incontri con gli studenti, ignoranti in fatto di opera lirica ma curiosi e attenti.

Vorrebbe fare di più Micheli, non solo produrre le opere famose che, comunque sono lo specchio del tempo in cui sono state pensate e realizzate ma presentarne anche di nuove, che siano la rappresentazione coinvolgente del nostro tempo.

Micheli ha lanciato un invito a Cesanelli per instaurare un rapporto di collaborazione tra due generi musicali tanto diversi fra loro ma uniti da un medesimo successo.

Terzo intervento quello dell’Assessore Marcolini che, in tempo di stretta austerità visti i tagli apportati dal Governo da tutte le parti, ha portato una parola (anzi, due) di conforto. Il settore della cultura nelle Marche, in questo momento di licenziamenti, ha creato 32mila nuovi posti di lavoro.

intervento-cesanelliPoi ha aggiunto che nelle attuali ristrettezze, nelle 7mila manifestazioni culturali aiutate dalla Regione ci saranno tagli, ma non alle produzioni di qualità. Da intendere che lo Sferisterio, comunque, potrà contare su qualcosa di solido.

Durante l’incontro è stata fatta notare la totale assenza dell’Amministrazione provinciale che, nella persona del Presidente Pettinari ha la vice presidenza dell’Associazione Sferisterio.

Conclusione? Lo Sferisterio potrà essere un volano, sì ma… a patto di pedalare veloci, con fantasia, qualità e correttezza.

F.Pallocchini

 

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