I consigli dell’esperto

Ecco cosa c’è da fare

 

Abbiamo a Macerata, attive, oltre 350 associazioni di varia natura: teatrali, sportive, culturali, musicali…  e con un panorama così variegato ci si dovrebbe aspettare che, tra un incontro e un convegno o tra una mostra e una esibizione, per l’intero corso dell’anno la città sia pervasa da una moltitudine di iniziative. Pertanto (se ogni associazione si limitasse a realizzare solo un grande evento l’anno) ogni giorno dovremmo avere una sala, un cinema, un auditorium, un caffè pieno di persone interessate. Cioè dovremmo avere la possibilità di essere una città dove, 365 giorni l’anno, “accade qualcosa”. Se a questo aggiungessimo poi la stagione lirica, i convegni all’Università, la stagione sinfonica, le iniziative dell’Accademia di Belle Arti, il jazz, il teatro invernale, i concerti allo Sferisterio, il teatro dialettale e la stagione calcistica e della pallavolo allora sarebbe incredibile che Macerata non diventi una “città-contenitore”, un forte punto di attrazione e di richiamo per tutta la Regione, una città a vocazione “culturale-turistica-sportiva-musicale” capace di attrarre genti non solo dalle città vicine ma anche da tutto il centro Italia e frotte di turisti stranieri. Questo non accade nonostante il milione e 700mila euro che il Comune spende per la cultura e lo sport. Evidentemente c’è chi rema contro, chi di eventi/pubblicità nulla capisce e inettitudine sul ponte di comando. C’è la concreta possibilità di riempire quel contenitore (ora meramente) virtuale detto ostinatamente “Atene delle Marche”; siccome ciò non avviene c’è da chiedersi il perché, eventualmente rimuovere gli ostacoli (e le persone) che ci impediscono di brillare di luce propria. Eppure basterebbe così poco.
-  Un sito internet (almeno bilingue, ma aggiungerei traduzioni in tedesco, francese, cinese e arabo) dedicato alle iniziative dove, giorno per giorno, ci siano informazioni su quanto accade in città;

–  Un libriccino (chi vuole essere presente deve indicare date, luogo, tipo di manifestazione, almeno 150 giorni prima) da revisionare almeno 2 volte l’anno dove vengano indicati tutti i progetti che si svolgeranno a Macerata per i successivi 6 mesi;

–  Specificatamente per il periodo estivo pubblicità cartacea (da distribuire lungo tutta la costa in l’estate) dove vengano riportate non solo le iniziative di luglio/agosto ma anche quelle in programma per settembre/ottobre/novembre.

E pensare che a Macerata tra uffici stampa, delegati alla grafica, esperti pubblicitari, società di promotion ancora nessuno ha pensato di realizzare qualcosa di simile: eppure sono tutti pagati fior di quattrini.

Gianfranco Cerasi

 

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