Ovvero: i ricordi di Alvaro, V e ultima puntata
La storia sta per finire, ancora un paio di aneddoti che ci aiuteranno a comprendere come fossero i mitici anni ‘60. Uno spaccato di quel tempo vissuto attraverso il racconto delle esperienze di un gruppo di ragazzi animati dalla stessa, grande, passione per la musica.
Le nozze d’oro
Nel palazzo dei conti Buonaccorsi, a Potenza Picena, si svolsero i festeggiamenti per le nozze d’oro dei coniugi Buonaccorsi. Per l’occasione fu chiamato ad allestire il buffet il famoso Pompè di Macerata e furono scritturati i nostri amici del The Original Quintet per allietare i convenuti con motivetti adatti alla festa. Pompè serviva tutti meno che i musicisti in quali, dal palco, guardavano imploranti. Pompè, passando, diceva loro: “Sonéte, sonéte che dopo a vuaddri ce penzo io!” e loro suonavano. La festa era ormai finita e Pompè non aveva pensato ai poveri musicisti affamati… senonché, quando gli invitati stavano sfollando, Pompè li chiamò: “Jimo!” disse e li condusse in una stanza ricolma di ogni ben di Dio. Poi esclamò: “Ce rvidimo domà’ e bon appititu!” semplicemente li chiuse dentro a chiave. Solo dopo un paio di orette si rifece vivo, aprì la porta, dette uno sguardo circolare ed esclamò: “Ahò… ‘éte sonàto vè’… ma magnéte mejo!”. I musicisti si erano sbafati ogni cosa.
La Lega Navale
La Lega Navale di Porto Sant’Elpidio ospitava spesso il “The Original Quintet” quando in estate organizzava le festa da ballo “recordative”. Ricorda Alvaro che a quelle feste tutti vestivano elegantissimi e poco lontano dal complesso sedeva il grande attore Massimo Girotti, il quale abitava poco distante, a Torre San Patrizio. Al tavolo di Massimo Girotti c’era sempre un nobile fermano; costui si dilettava di cucina e verso la mezzanotte serviva agli intervenuti un piatto da lui preparato che, come da regola, veniva consumato in piedi dagli ospiti. Uno dei musicisti esclamò: “Ma che signori adè quissi che magna in piedi… che non ci-ha mango ‘na lira pe’ combrasse quarche seja?” Proprio in quel momento passava lì vicino il segretario della Lega Navale che flemmatico rispose: “Noi preferiamo mangiare in piedi perché si digerisce meglio!”
Il saluto ai lettori di Alvaro De Angelis
Con queste brevi righe di saluto mi congedo da voi, ringraziandovi per aver seguito il racconto delle esperienze mie e dei miei compagni dell’Original Quintet. Gli anni ‘60 sono stati per noi veramente eccezionali, ci siamo divertiti e abbiamo fatto divertire le persone nelle sale da ballo, nei teatri e nelle feste cittadine. Sono stati anni indimenticabili. Perché eravamo giovani? molto probabilmente sì, ma non solo per questo. Un saluto da tutti i componenti dell’Original Quintet, un grazie a La rucola per la disponibilità e per lo spazio che ci è stato concesso dal direttore Fernando Pallocchini. E allora? …Ti saluto coccodrillo!
Alvaro De Angelis.
In foto: La cantante Wilma Goich con l’Original Quintet e il cantante Fausto Cigliano con l’Original Quintet