Un esordio incredibile per la cantante maceratese
Angela Bella Ricci studia pianoforte da quando era poco più di una bambina, poi studia al Conservatorio. Tanti sacrifici e una bella e corposa voce sopranile ereditata dalla mamma che cantava nel coro “Bellini”. Evidentemente era scritto nel suo destino perché, oggi, con l’accompagnamento del coro “Bellini”, allo Sferisterio, la Ricci interpreta Annina in Traviata. Finora, la giovane soprano ha partecipato a selezioni d’opera e concertini; il ruolo di un personaggio in un’opera lirica è un vero e proprio debutto per lei. Durante la sua gavetta, alcuni riconoscimenti: è arrivata in semifinale al Concorso Internazionale per Giovani Cantanti Lirici a Riva del Garda e ha vinto la partecipazione alla master class del soprano Ines Salazar, nel 2° Concorso Lirico Internazionale “Anita Cerquetti”. Nello scorso aprile, la Ricci ha appreso soltanto dai giornali dell’audizione per la scelta di Annina e si è presentata per questa prova tra una folla di altre partecipanti. Nella giuria, a volerla per questa parte è stato soprattutto il neo direttore artistico Francesco Micheli, da subito interessato alle vocalità locali e colpito dalla voce e dalla grazia della Ricci. Corporatura minuta, molto graziosa d’aspetto, timidissima, Angela Bella Ricci quest’anno si esibirà con un cast di tutto rispetto.
Cosa significa per lei salire sul palcoscenico tra gli interpreti di Traviata? – “Sto vivendo una serie di emozioni indescrivibili: il debutto nella mia città, calcare il palco dello Sferisterio a cui prima guardavo solo da spettatrice, lavorare al fianco di veri professionisti come la Papatanasiu, Magrì, Salsi. E’ un sogno che si realizza e che mi ripaga di tante delusioni”.
Come ha vinto la sua timidezza? – “Sto ancora lavorando su questo aspetto grazie all’aiuto della mia insegnante Michela Sburlati che mi sprona a credere più in me stessa e a lasciarmi andare. Comunque, cantare in pubblico è già di per sé un ottimo antidoto e quando sono sul palco dimentico questa inibizione”
Quali indicazioni dal regista Brockhaus per interpretare Annina? “Quella di Brockhaus è un’ Annina giovane, frizzantina e un po’ frivola. E’ un personaggio fuori dal cliché della servetta dimessa e vestita di nero. In scena, lei fa piroette, appare truccata e piacente e sogna di seguire le orme della sua padrona”.
Annina le ha regalato il suo primo vero ruolo. – “Sì, questo personaggio mi ha dato la possibilità di ritagliarmi la mia prima vera parte in scena. E’ già un portafortuna e spero mi apra le porte per altre interpretazioni”.
Raffaella D’Adderio