La sposina inesperta

Le “strappavocche”

 

Il pescivendolo si era fermato sotto casa e la sposina, giovanissima, andò a comprare il pesce. Aveva sempre comprato pesci “tranquilli”: palombo, merluzzo, coda di rospo, persico… ma questa volta, vista una sua amica comprare le pannocchie, anche lei ne prese una chilata, una bella mangiata insieme con il marito. “Anche lei le strappavocche!” osservò il pescivendolo. Come costui, munito di guanti, le afferrava queste inarcavano la schiena per divincolarsi. Finirono chiuse nella busta; l’ignara ragazza, inesperta e orgogliosa, non chiese come trattare e cucinare queste pannocchie. Forse credeva che bastasse metterle, così com’erano, in padella e cuocerle. Sciolto il nodo del sacchetto si accorse che le pannocchie non erano morte soffocate ma si muovevano ancora. Telefonò al maritino che stava al lavoro, il quale, scherzando, le consigliò di dare alle pannocchie una martellata in testa. La sposina capì che avrebbe dovuto trovare un altro sistema: affogar-le! Pulito il lavello lo riempì di acqua fredda e ci buttò dentro, terrorizzata, le pannocchie, che cominciarono a muoversi e a saltare: un paio finirono sul pavimento! Pensò allora di gettare in acqua tre o quattro manciate di sale fino, sicura che avrebbero avuto un collasso e sarebbero morte. Morte? Cominciarono a saltare più di prima, come grilli. Che pacchia tutta quell’acqua fresca e salata, credevano di essere tornate in mare aperto! La sposina, impaurita, prese due grossi coperchi e tappò il lavello. Poi telefonò alla suocera, la quale consigliò di prendere le pannocchie con un colabrodo per poi gettarle alcuni minuti in una pentola di acqua bollente. La sposina eseguì, solo che invece di pochi minuti le tenne a bagno per una mezz’ora, per essere sicura che sarebbero morte davvero, di morte vera e non apparente. Dopo tutto quel tempo le pannocchie erano ormai cotte: lesse! Nuova telefonata alla suocera. Come pulirle? Usare le forbici e tagliare lungo il dorso. Come cucinarle? Ripieno con molliche e prezzemolo, poi nel sughetto al pomodoro. Le forbici servirono a ben poco, data l’inesperienza, e le pannocchie ferivano tutta la bocca. Ecco perché il pescivendolo aveva parlato di “strappavocche”! La sposina fece una croce sul muro e giurò che non avrebbe comprato le pannocchie per il resto dei suoi giorni. E così fu.

Umberto

 

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