“Dicerie popolari marchigiane”

Notizie vere, curiose e divertenti

raccolte da Claudio Principi

 

I “buffi”, argomento attuale…

 

Vuffu, un po’ ovunque, è detto il debito e questa voce nelle Marche sembra derivata da un episodio riferito a un tale il cui nomignolo era Vuffu (Buffo). Si narra che costui fosse un tipo spassoso, incline a condurre una vita spensierata al di sopra delle sue possibilità, per cui contraeva sempre piccoli debiti, specie dopo che aveva messo su famiglia. Vuffu non aveva un lavoro fisso e si adattava a fare lavori occasionali, chiamato volentieri perché suscitava buonumore e non aveva eccessive pretese. Con la famiglia in crescita, il lavoro precario e i compensi modesti… il suo indebitamento era cronico, le somme dovute erano sì piccole ma sparse in ampio raggio! Fortuna volle che per la festa del santo patrono facesse una bella vincita alla lotteria: figurarsi la sua contentezza e la soddisfazione di potersi sdebitare con tutti in una sola volta. Riscossa la vincita si chiuse in casa con la famiglia e, sopra un tavolo, prese a fare mucchietti delle somme dovute… “Quisti pe’ lu cazolà’… quist’atri pe’ lu macellà’… pe’ lu virrittì’ de Gigetto… quisti pe’ li quaderni de Nunziatella… quisti, moje mia, pe’ l’indima de lu materazzu e pe’ la pannèlla nòa che tti si fatto… quisti pe’ le fascine combrate l’annu ghjtu…”. Giunto a far fronte neanche alla metà dei creditori il gruzzolo era bello che smembrato e gli scappò detto: “Frégnaca! Non bbasta per pagà’ a tutti: e ‘mmò, come se fa?” Si grattò la capoccia e aggiunse: “Non è gghjusto che ce scìa chj vène pagati e chj no. No, non è gghjusto!” E non si decideva a riprendere la suddivisione del restante gruzzolo. La moglie assentì, era d’accordo con lui. Entrambi rimasero imbarazzati e delusi. Infine Vuffu, dopo aver dato uno sguardo ai mucchietti sparsi sul tavolo, allargò le braccia e le riunì di nuovo con una manovra a tenaglia gridando allegramente: “Tutti a Vuffu!” e per festeggiare la vincita mandò la figlia Nunziatella di corsa a comprare dal macellaio mezzo agnello e una coratella, dandole una manciata di quei soldi. Inutile dire che la ragazza partì di volata tra gli applausi di tutta la famiglia.

 

 

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