Considerazioni del Direttore

Dopo 15 anni di La rucola

 

Siamo entrati nel 15° anno di pubblicazioni de La rucola che puntualmente ogni mese racconta di Macerata, dei suoi pregi, delle sue virtù e delle sue problematiche, a volte piccole, a volte grandi. Abbiamo sempre cercato di non ripeterci nelle piccole cose, però, giunti a questo punto, abbiamo fatto delle considerazioni. Quanto conta mettere all’indice le disfunzioni cittadine quando nessuno ci pone rimedio? Né i cittadini che, votando sempre le stesse figure, accettano supinamente quanto viene loro propinato dalla politica, né i politici stessi che, forti di questo consenso scontato, non si impegnano per migliorare la città e sfarfallano a loro piacere incuranti delle rare critiche. La prova è nelle macroscopiche mancanze di Macerata, uno dei pochi capoluoghi di provincia che non sono aggreganti e guida rispetto alle cittadine dell’ambito provinciale, vedasi la mancanza di strutture sportive degne di questo nome, tanto più gravi in quanto la nostra è una città universitaria. Ma andiamo oltre e passiamo alle piccole cose. Da 15 anni appuntiamo regolarmente le disfunzioni minime della città e, recentemente, passeggiando per vie e piazze il nostro sguardo si è posato qua e là… Un cartello (sempre lo stesso da anni…), una buca (sempre essa da anni), un tombino (sempre lui!), un marciapiede (eccolo di nuovo), un tratto di strada pericoloso (da anni ci sono incidenti) e così via. Ma il peggio è che, quando una segnalazione viene recepita, finisce in Consiglio comunale e tutti votano “Sì” per regolarizzarla, il voto dei Consiglieri rimane lettera morta. Si dice: contenti e cojonati! Allora? dal prossimo numero de La rucola avremo una nuova rubrica: “Ieri e oggi”.

 

 

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