L’incontro con “La rucola” a Osimo,
teatro La Nuova Fenice
Questa volta La rucola esce dai confini maceratesi per incontrare Giancarlo Zanetti, attore, regista e produttore: un veterano della storia della televisione e del teatro italiano. La sua carriera parte da lontano, quando giovanissimo interpreta ruoli da protagonista in sceneggiati per il piccolo schermo e sul palcoscenico. Nel corso degli anni diventa anche regista di elegante e brillante prosa e si dedica alla produzione teatrale per compagnie che, tra le loro fila, annoverano professionisti del calibro di Enrico Maria Salerno, Franco Zeffirelli, Giorgio Albertazzi, solo per citare qualche nome. Lo incontriamo al teatro “La Nuova Fenice” di Osimo dove interpreta il cinico André nella commedia “Cena a sorpresa” di Neil Simon. Siamo rapiti dai suoi racconti di vita fatti di aneddoti. Sua abituale partner di palcoscenico era l’attrice Lucilla Morlacchi (la Concetta de “Il Gattopardo”) che, puntualmente, sveniva davvero tra le sue braccia. Il pubblico apprezzava con entusiasmo lo stupefacente realismo dell’interpretazione, come se il mancamento fosse frutto di finzione scenica. Zanetti racconta con nostalgia e affetto questo episodio e si lascia andare a un elogio delle donne, ritenendole più forti ed evolute dell’uomo. Nei primi anni ‘70 Giancarlo Zanetti, giovane e fascinoso, diventò celebre grazie allo sceneggiato televisivo “Ho incontrato un’ombra”, di cui era il protagonista maschile. Ai tempi, fu inseguito da una scolaresca di quaranta persone, alla quale riuscì a sfuggire rifugiandosi presso un comando di polizia. “Una delle ultime sere di carnevale”, commedia corale goldoniana, fu invece croce e delizia per il poliedrico Zanetti, affiancato in questa pièce da uno stuolo di altri talentuosi attori del panorama italiano (Pagni, Morlacchi, Ruspoli…). Lo spettacolo teatrale ebbe grande consenso di pubblico e di critica, ma rappresentò per Zanetti, allora al top del successo, anche il momento più difficile della sua carriera. All’interno dello spettacolo, infatti, l’attore si cimentava in un lungo e godibilissimo monologo. Durante una replica ne dimenticò completamente le parole tra lo stupore degli spettatori presenti in sala. Dopo questo sconcertante avvenimento, Zanetti si convinse di dover abbandonare la recitazione. Si prese un periodo di pausa durante il quale, cercando di rilassarsi, ascoltava tramite cuffie un brano interamente in russo. Lo imparò perfettamente a memoria nei suoni delle parole da profferire, senza tuttavia conoscerne il significato. Ebbe la brillante idea di inserirlo, recitato in questa lingua, al posto del monologo in italiano. Il risultato fu un applauso lungo venti minuti la prima volta che lo portò in scena e continuarono tante tournée teatrali anche all’estero, Russia compresa. Attualmente questo impareggiabile personaggio lo sappiamo impegnato nelle ultime repliche dello spettacolo “Cena a sorpresa” e nella regia teatrale di “Cercasi tenore” con Gianfranco Jannuzzo. Di recente, Giancarlo Zanetti è stato uno degli interpreti dello sceneggiato televisivo “La donna che ritorna”, al fianco della sempre affascinante Virna Lisi… come si suol dire… a volte ritornano! Al termine di questo piacevole incontro l’attore ci lascia con una perla di antica saggezza: “Nella vita bisogna piegarsi come canne al vento, tanto poi il vento passa”. Aggiungiamo noi: “E bisogna ringraziare il Signore che ancora ci sono professionisti di tale portata, in grado di reinventare sempre se stessi regalandoci emozioni ogni volta più grandi e coinvolgenti”.
Raffaella D’Adderio