Dibattito tra judo e trasparenza

In Consiglio scogli per le questioni pratiche, tutto liscio per le teorie

 

Il judo – Sfrattate dall’Università le società sportive che svolgevano la loro attività nello spazio adibito (e attrezzato dal Comune con 20mila euro) a palestra dentro la “Casa Bianca”, vicino alla rotatoria delle Vergini. Tra gli sfrattati i ragazzi del judo. Ma come..? Il Comune rinuncia a incassare 400mila euro da un imprenditore prendendo in cambio un’area attrezzata a parcheggio in contrada Vallebona, di fianco alla “Casa Bianca”, a tutto favore dell’Università e questa alla scadenza del contratto di 5 anni manda lo sport a casa? In primis, in determinate situazioni, non si fan-no contratti di 5 anni perché il tempo scorre veloce ma si cercano accordi più a lungo termine. Poi, sapendo che c’è la “clausola a tempo”, si pensano in anticipo soluzioni alternative. Ma oggi una forma di pensiero che preveda qualcosa non è per tutti. E anche l’Università… ve séte pijati tutto, pijéteve pure lu Cumune co’ tutti l’Amministratori cuscì simo pari e potete fà’ come ve pare!

 

La trasparenza – La maggioranza ha votato favorevolmente una mozione presentata da Pierpaolo Tartabini (Sinistra per Mc) sulla trasparenza nelle Società partecipate dal Comune in relazione alla pubblicazione obbligatoria degli incarichi professionali. Bene, diranno in molti. Presa per i fondelli, ci permettiamo di obiettare. Fatta salva la buona intenzione di Tartabini. Perché? Perché coloro che sono abituati a brigare sotto sotto ad alto livello, scambiandosi favoritismi politici, sanno da tempo come… intorbidare la trasparenza. Ecco come fanno, vi sottoponiamo un esempio… c’è da realizzare un progetto a Macerata, i soliti maneggioni, non potendo essere così sfacciati da figurare fanno in modo che l’incarico venga assunto da uno studio a loro vicino di un altro paese, mettiamo, a caso, Corridonia. Questo progetta, incassa e ricambia il favore. Non potendo a sua volta figurare a Corridonia fa prendere un incarico equivalente allo studio amico di Macerata. Tutti e due guadagnano, la politica ha ottenuto quanto voleva consolidando il clientelismo, gli altri studi se la pijano in saccoccia e la trasparenza è salva. La chiarezza amministrativa percorre strade dirette, tracciate da teorie oneste in modo che tutti possano partecipare e le situazioni si risolvano a vantaggio di tutta la comunità. La politica, invece, quando è fatta de persone scorrette percorre strade tortuose, polverose, atte a confondere perché i disonesti nel torbido possono saltare gli schemi e far nascere situazioni dove solo il proprio tornaconto è presente, a scapito di tutti gli altri: imbrogli trasparenti!

Fernando Pallocchini

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