di Angela Catolfi
Voglio stare qui
con gli origami opacizzati
dei ricordi,
che riaffiorano
da spessori di velluto.
Borbottio di preghiere
nelle sere d’inverno,
nelle attese impazienti
sospese alle travi
come grappoli d’uva,
nella smania
d’indossare
scarpe ancora larghe .
Tutto è rimasto là
ad aspettare:
gli oggetti amati
e poi abbandonati,
l’odore delle stoppie arse,
il cielo con la luna immensa,
il sogno di volare
su aeroplani di carta .
Immagini in bianco e nero
tra cataste di legna
e gocciare di rotte grondaie;
intrecci evanescenti
di erbe sulle soglie
nel silenzio di muri scrostati .
Segnali lontani,
istanti fragili, struggenti
nel ticchettio
d’un metronomo nostalgico .