I cambiamenti dopo il XX Settembre 1870 e la breccia di Porta Pia

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Riceviamo e pubblichiamo: “Le Logge dell’Oriente di Macerata nella Valle del Chienti, appartenenti alla Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, nel ricordare il XX Settembre del 1870 vogliono sottolineare quelle considerazioni che investono la Massoneria, e i Massoni che ebbero un ruolo determinante in quegli avvenimenti ormai remoti.

Infatti tutto il pensiero massonico, ispirato ai principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, tendeva a trascendere il problema dell’unità d’Italia per conseguire la liberazione dell’Uomo nel suo complesso proiettandolo sulla società che sarebbe scaturita da quell’avvenimento. Quell’occasione non doveva andare perduta e la Massoneria contribuì attivamente dimostrando di possedere la forza ideale e la assiduità necessarie a indurre l’allora Governo Fiorentino d’Italia e il Re a intervenire.

Non era certamente spirito anticlericale ciò che ispirava questa azione, i Massoni volevano la vittoria del laicismo sul clericalismo con l’unico scopo di far iniziare allo stato italiano, ricercando un equo modus vivendi con il Papato, quella profonda trasformazione che lo avrebbe allontanato dal pregiudizio, dall’ignoranza, dalla superstizione, dal provincialismo e dalla sudditanza morale e spirituale che per tanto tempo ne avevano impedito ogni progresso sulla via della ricerca e della conoscenza: principi fondamentali degli ideali massonici.

Essere laici per i Massoni significava, e ancora significa, non accettare alcuna verità rivelata come fondamento dello Stato, sviluppare l’intelligenza critica, separare la religione dalla politica e la morale dal diritto ma anche lasciare ai singoli cittadini la piena libertà di coscienza e di culto, assieme alla facoltà di promuovere la propria fede nel rispetto delle convinzioni altrui.

Il laico cerca il dialogo con le religioni perché sa che esse racchiudono un tesoro di speranze, desideri e paure, perché il dialogo apre sempre nuovi orizzonti e tiene lontana l’ottusità degli intransigenti e dei fondamentalisti.

Ciò che oggi si può invece rilevare è un rinnovato sforzo da parte delle confessioni religiose di rientrare autorevolmente nella sfera pubblica, di negarne la neutralità e di sfidare le premesse di laicismo degli Stati, privando del grande dono della ragione la gestione della politica e negando la ricerca del trascendente da parte del singolo Uomo.

Molte cose cambiarono dopo quel XX settembre: sul piano politico si chiedono governi parlamentari, ministeri responsabili, libertà di associazione e di stampa, istruzione gratuita, elettività delle amministrazioni e innumerevoli altre innovazioni nel campo sociale ancora oggi “moderne”.

La scienza si svincola dal dogma religioso e ricerca le origini del mondo, della specie e dell’uomo nella migliore cultura del dubbio.

Il diritto, l’economia, l’etica si evolvono, diventando studi obiettivi sulle forme in cui le ideologie umane si innestano nella realtà.

La stampa è finalmente libera dalla censura, l’arte abbandonò i vecchi soggetti nei quali predominava l’aspetto esteriore e nacque così il romanzo realistico, quello naturalistico e il dramma sociale.

Nasce e si sviluppa un’industria italiana, si costruisce una rete ferroviaria con funzione unificatrice del paese ancora diviso. Sorgono, ispirate soprattutto da Massoni, iniziative di carattere mutualistico, cooperativo a contenuto laico.

Dal 1870 al 1885 si attuano le riforme più significative dando luogo a una vastissima produzione legislativa quali la unificazione dei codici Penale e Civile, la legislazione amministrativa e molto altro.

A fasi alterne l’evoluzione dello Stato Italiano ha proseguito il suo cammino ma ancora oggi, a distanza di 147 dalla Breccia di Porta Pia, non si è ancora concluso il cammino di rinnovamento verso quel progresso reale che porta l’Uomo al centro dell’attenzione, per far ciò occorre applicare con maggior tenacia e assiduità quei principi di eguaglianza e di fratellanza nella libertà propri della Massoneria, occorre l’intesa e la collaborazione con le correnti di pensiero e gli Uomini che, pur estranei alla Massoneria, possiedono la nostra stessa visione di insieme e le stesse finalità: il bene e il progresso personale e delle collettività nazionali e soprannazionali.

Il ricordare gli avvenimenti del XX settembre 1870 per i Massoni è uno stimolo a proseguire il cammino intrapreso, certi della bontà delle scelte effettuate e fiduciosi di raggiungere quelle mète per le quali hanno sempre lavorato con impegno e dedizione”.

Il Grande Ispettore Provinciale

Macerata 20 settembre 2017

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