PER DIVERTIRSI UN PO’

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La telefonata – San Pietro sente suonare il telefono e va a rispondere: “Pronto, chi parla?” – “Sono un ateo, vorrei parlare con Dio!” – “Mi dispiace, Dio non c’è!” – “Ma lo dicevo, io!”

 

Il cesso – Un burino arricchito è a cena in un lussuosissimo ristorante del centro. A un certo punto si scusa con i commensali, si alza e si avvicina al maitre: “ Scusa, ‘n do’ stà ér cèsso?” Il maitre, con flemma tutta inglese: “Guardi, prenda quel corridoio e salga i gradini. Sulla terza porta a destra c’è scritto SIGNORI, ma lei non ci faccia caso, entri pure!”

 

L’ubriaco – Un ubriaco entra in un bar e dice: “Barista! Versa da bere a tutti i clienti, bevi anche tu, poi portami il conto!” Il barista esegue, poi presenta il conto all’ubriaco che gli risponde: “Ma io non ho bevuto niente, cosa vuoi da me?!” Al che il barista si arrabbia, lo pesta e poi lo butta fuori. Il giorno dopo lo stesso ubriaco rientra nel bar e dice: “Barista! Versa da bere a tutti i clienti, serviti anche tu e poi portami il conto!” Il barista pensa che il tipo non sia così pazzo da rifare lo stesso scherzo, così esegue e alla fine mostra il conto all’ubriaco, che risponde: “Ma perché insisti? Se ti dico che io non ho bevuto!” Il barista stavolta si arrabbia davvero, riduce male l’ubriaco e lo butta fuori a calci. Il giorno dopo l’ubriaco entra ancora una volta nello stesso bar: “Barista! Versa da bere a tutti e poi portami il conto!” Il barista questa volta rima-ne stupito, si avvicina all’ubriaco e gli chiede: “E come mai stavolta a me niente?!” – “Perché quando bevi… diventi violento!”

 

Il regalo – Due amici s’incontrano e, chiacchierando del più e del meno, uno dei due chiede all’altro: “Che regalo hai fatto a tua moglie per i 25 anni di matrimonio?” Risponde l’interpellato: “L’ho portata ai Caraibi!” – “Caspita! E per i 50 anni cosa fai?” – “La vado a prendere!”

 

La commissione d’esame – Tutti brontolano che fra i dipendenti pubblici c’è una gran massa d’ignoranti, allora il Governo forma una commissione d’esame per vedere cosa c’è di vero. La commissione chiama un po’ di tutto, dai dipendenti degli Enti locali a quelli dei Ministeri. Il  giorno dell’esame c’è un mare di gente ad aspettare di essere interrogata; con l’elenco di tutti i nomi in mano il commissario inizia a chiamare: “Venga… venga… Amaroni!” E si presenta uno. “Lei che lavoro fa?” – “Dé, faccio ‘r ferroviere da trent’anni!” – “E sa contare?” – “So contà’ sì!” – “Allora conti da uno a dieci!” – “Due, quattro, sei, otto e dieci!” – “E i numeri dispari?!” – “Dé, io ‘n trent’anni che faccio ‘r ferroviere ho sempre contato li scambi, e quelli sono sempre stati pari!” – “Ah, ho capito!… Va bene, vada pure!… E ora venga… venga… Bettini!” E Bettini arriva. “Lei che lavoro fa?” – “Faccio ‘r postino!” – “Conti da uno a dieci!” – “Uno, tre, cinque, sette e nove!” – “E i numeri pari?!” – “Dé, io è ‘na vita che porto la posta nella stessa strada e ho sempre fatto i numeri dispari! Quelli pari li fa un artro!” – “Tòh, ha ragione! S’accomodi, vada!… E ora venga… venga Carlini!… Ho detto Carlini! … Ma c’è Carlini?!” – “Eccomi, arrivo!” – “Comodo, eh?!” – “Dé, ero ar barre!” – “Perché lei fa il barista?” – “No, lavoro ‘n Comune!” – “Ah, ho capito! Conti da uno a dieci, via!” – “O che domande sono?!” – “Lei non ci pensi, inizi a contare!” – “Ah, per me… uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci!” Il commissario lo guarda compiaciuto: “Bravo, continui!” – “Gècche, donna e règio!”

 

Lei sa chi sono io? – L’impiegato è appena arrivato in ufficio, sta per andare a bere il caffè quando squilla il telefono. Alza la cornetta e fa: “Chi è che rompe le balle a quest’ora?” Dall’altra parte si sente urlare: “Come si permette? Lei ha la minima idea di chi è il suo interlocutore? Io sono il presidente di questa società!” E l’impiegato: “E lei sa chi sono io?” Il presidente, un po’ meravigliato, risponde: “No”. E l’impiegato: “Che culo che ho!” E riaggancia.

 

Il cesto di mele – Mensa di una scuola elementare cattolica: i bambini sono tutti ordinatamente in fila in attesa di ricevere la propria porzione. Sul tavolo c’è un grosso cesto pieno di mele. Una suora scrive un biglietto e lo mette accanto al cesto: “Prendete solo una mela ciascuno. Dio vi sta guardando”. Dall’altra parte del tavolo c’è un altro grande cesto pieno di biscotti al cioccolato. Un bambino ci mette vicino un biglietto: “Prendetene quanti ne volete, Dio sta guardando le mele!”

 

Lo scambio – Due amici al bar: “Ieri ho preso un cane per mia moglie…”. – “Ah, si? E dove li fanno questi scambi?”

 

Parole crociate – Gigino sta facendo le parole crociate: “Dodici orizzontale, due lettere: sei romano…”. Ci pensa un po’… poi scrive: “NO”.

30 marzo 2017

 

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