Il professor Giovanni Carnevale cittadino onorario di Corridonia

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Sabato 11 marzo alle ore 16:30, nella sala consiliare del palazzo comunale in piazza Corridoni, il sindaco Nelia Calvigioni, alla presenza del Consiglio Comunale, consegnerà al professor Giovanni Carnevale la cittadinanza onoraria di Corridonia per i suoi rivoluzionari studi sull’abazia di San Claudio.

Il professore si è laureato nel 1953 con una tesi sull’archeologia cristiana ravennate del V e VI secolo e, già trent’anni fa, individuò un collegamento tra la chiesa di San Claudio e la chiesa di Germigny des Prés, attualmente Comune con 730 abitanti nel dipartimento della Loira.

Questa chiesa francese è universalmente riconosciuta come imitazione di quella di Aquisgrana, secondo quanto già il vescovo Théodulf scrisse a Carlo Magno dopo la sua costruzione. Ancora oggi, nella zona circostante, numerosissimi cartelli stradali la indicano proprio come oratorio carolingio. La chiesa è a pianta quadrata con 5 absidi (una sesta è stata aggiunta nel 1870 durante la guerra franco-prussiana) e 4 pilastri, pianta quindi identica a quella di San Claudio.

Chiunque può invece constatare facilmente che l’attuale chiesa di Aachen in Germania, che i tedeschi pensano erroneamente sia Aquisgrana, oltre ad essere a struttura ottagonale, è, all’interno e all’esterno, totalmente differente da quella di Germigny des Prés. D’altronde gli stessi studiosi germanici nel 2010, in seguito ai loro scavi stratigrafici, hanno dovuto ammettere che nel sottosuolo non ci sono tracce di chiese precedenti e quindi il confronto può riguardare solo l’attuale edificio ottagonale.

Nell’enciclopedia Treccani viene detto, inoltre, che la chiesa di Germigny rivela un sicuro influsso orientale sassanide ed omayyade: “Tale influsso – ha sempre affermato il nuovo cittadino onorario di Corridonia – si ritrova e si riconosce anche a San Claudio ma non ad Aachen”.

Questa importante scoperta nel 2011 è stata vista con simpatia dal segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche Città del Vaticano, professor Cosimo Semeraro, che nel presentare il volume “The Schola Palatina And The Carolingian Renaissance in Val di  Chienti” dice di Carnevale: “…ben noto nel più serio segmento della storiografia picena su Carlo Magno fa presagire il contenuto ….: far chiarezza e rendere giustizia sull’esistenza, sul significato e sul ruolo di Aquisgrana in Val di Chienti”. Altrettanta simpatia ha mostrato il docente di Storia medievale alla Pontificia Università Gregoriana, professor Giulio Cipollone, che è voluto intervenire alla presentazione dello stesso libro.

Ora, alla veneranda età di 93 anni, il professor Giovanni Carnevale riceverà un nuovo significativo riconoscimento, prezioso tributo alle sue ricerche sempre più conosciute e apprezzate in Italia e all’estero.

11 marzo 2017

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