Il castello di Vestignano come era

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Il castello di Vestignano è inserito nella fascia pedemontana dei Sibillini, in una zona boschiva, allungato sul dorsale di un’alta collina nel territorio di Caldarola. Parte da lontano la sua storia, almeno da quando arrivarono i Longobardi nel 700 d.C. e vi eressero un tempietto dedicato a San Giorgio. Il primo documento scritto riferito a Vestignano è di poco anteriore all’anno mille e si legge in un diploma di Ottone I. Possente testimonianza sono i resti medievali delle mura in pietra, del torrione cilindrico, dell’unico ingresso che dà accesso al piccolo abitato formato da basse casine in pietra, strette vie, salite e discese, sottopassi, arcate, alti camminamenti, finestrature con ampi archi. Tutto l’insieme è suggestivo e richiama lo sferragliare di antichi armati. Quanta storia è passata di qui! Dapprima fu un possedimento dell’abbazia di san Clemente a Casauria, poi passò ai Varano, signori di Camerino, quindi al vicariato di Summonte e al terziere di Sossanta. Verosimilmente rovinato dai vari eventi sismici fu sempre salvato dal disfacimento. Fuori dalle mura c’è la chiesa di San Martino, sorta in epoca monastica intorno all’anno mille. Al suo interno i visitatori restano stupiti dalla ricchezza degli affreschi, opera di artisti di grandi capacità coloristiche ed espressive quali sono Simone e Andrea De Magistris e sulle pareti scorrono le immagini dell’Ascensione, della Crocifissione, dell’Assunzione, della Madonna, dei Santi e di un meraviglioso Presepe. Un castello, una chiesa, alcuni dei tanti tesori nascosti del territorio piceno.

IL CASTELLO DI VESTIGNANO OGGI: SPERIAMO BENE…

 Vestignano oggi ph Silvano Scalzini
Vestignano oggi ph Silvano Scalzini

 Vestignano oggi ph Silvano Scalzini
Vestignano oggi ph Silvano Scalzini

06 marzo 2017

 

 

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