GABA.MC – Alessandro Brighetti in De Rerum Sculptūra

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L’Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare la personale di Alessandro Brighetti, De Rerum Sculptūra, che si terrà negli spazi della GABA.MC – Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, in Piazza Vittorio Veneto 7, dal 24 febbraio al 5 aprile 2017, con inaugurazione il 24 febbraio alle ore 18:00.

Con De Rerum Sculptūra Alessandro Brighetti propone un paesaggio fatto di variazioni visive, di dispositivi che coniugano i processi elettronici all’oggetto industriale per dar vita a strutture postorganiche, a immagini futurologiche, a trame estetiche in cui confluiscono i rapporti e le relazioni tra arte, natura, scienza, biologia, chimica, tecnologia, alchimia. Nutrito di una sensibilità babelica e polidisciplinare, il suo discorso pone l’accento su pezzi sconnessi di tempo, su forme di energia rinnovabile e su autosufficienze linguistiche che uniscono l’etico all’estetico, il politico al pratico.

“La mia ricerca – avvisa l’artista – verte verso energie disponibili e meno convenzionali, quantomeno quelle che non prevedano la produzione di elettricità, energie più pure, più universali”.

Dal ferro fluido – suo cavallo di battaglia di cui è possibile ammirare in mostra un esempio felice – alle autoconduzioni, dall’elasticità gravitazionale al cinetismo programmato mediante energie rinnovabili, Brighetti disegna un orizzonte plastico che intreccia arte e scienza, artificiale e naturale, per dar vita a corpi, ingranaggi, organismi neoantichi che mimano “le architetture vegetali e le contestuali dinamiche organiche”.

Accanto a una serie di lavori che documentano le prime ricerche neocinetiche dell’artista, l’esposizione propone un raggruppamento di sculture recenti che sottolineano da una parte l’indagine – ormai biennale – sul cavo elettrico (collettore che ruota su se stesso e si nutre della propria uroborità, come il serpente che mangia la sua coda), dall’altra su un cinetismo che esplora l’autosufficienza energetica, di cui Passiflora, in mostra, è capostipite di nuove forme che devono ancora nascere.

23 febbraio 2017

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