Nel PD c’è chi chiede la nomina di un nuovo Segretario

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In una lettera aperta Paolo D’Arpini esprime i malumori interni al PD, con forti critiche al Renzi passato, presente e futuro.

All’Assemblea degli Amministratori locali PD, il Renzi, che già si ripropone come Presidente del Consiglio, rivendica un “grande primato” al suo Governo dei 1000 giorni: “Abbiamo recuperato oltre 33 miliardi di euro di evasione fiscale tra il 2015 e il 2016, nessuno è mai riuscito a fare una cosa del genere prima di noi!”: che tradotto significa aver dato il colpo di grazia ad almeno due generazioni di persone e compromesso quel poco di tessuto produttivo sano che ancora riusciva a sopravvivere. Anche considerando che il frutto delle tassazioni forzose, di cui va fiero, è servito a salvare le banche, a comprare nuove armi e a pagare le prebende milionarie dei suoi scherani. Poi, non pago delle macerie lasciate dietro di lui nei suoi 1000 giorni di dittatura, ha aggiunto, con un ghigno che metteva bene in evidenza i canini: “In futuro faremo ancora meglio!” Poveri noi. Sembra così difficile capire che occorre semplicemente lasciare gli individui liberi di agire, di intraprendere, scambiare, commerciare, creare, progettare, ecc., senza parassiti (burocrati e politici) che succhiano il sangue prima ancora che questo si produca e fluisca. Meno politica, meno burocrazia, meno tasse, meno caste, meno vincoli, meno leggi, meno tutto ciò che riduce la libertà. Solo la libertà consente agli individui e alle comunità di raggiungere un equilibrio armonico e di ridistribuzione delle risorse e della ricchezza prodotta e disponibile, senza autoritarismi e prevaricazioni legittimate, senza monopoli e oligopoli, senza clientele e conventicole, senza massonerie e servizi deviati, senza partitocrazie e collusioni mafiose…

Renzi, “forte” del 40% di cittadini che hanno votato sì alle “sue” riforme al referendum, già si sente con la vittoria in tasca. Infatti con le modifiche apportate all’Italicum ottenendo il 40% dei voti lui avrebbe la maggioranza assoluta. Il rischio per l’Italia è veramente grave… O il popolo italiano prende le distanze dal rottamatore, che ha procurato solo guai allo Stato e le cui leggi varate dal suo governo sono state comunque in buona parte bocciate, oppure la sua minaccia “In futuro faremo ancora meglio!” rischia di portare l’Italia al definitivo crollo. Ora spinge per andare immediatamente alle elezioni, sicuro di vincerle con il “suo” 40%, ma stavolta sono d’accordo con D’Alema, occorre prima indire un’assemblea del PD e nominare un nuovo segretario, prima che sia troppo tardi…

Paolo D’Arpini

31 gennaio 2017

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