I buoni propositi

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“La Filarmonica non deve essere una bomboniera chiusa in vetrina, ma tornare a svolgere un ruolo attivo nel tessuto cittadino”. È questo l’obiettivo di Enrico Ruffini, presidente della Società Filarmonico-Drammatica di Macerata, che ha illustrato le novità in cantiere ai 150 invitati, fra soci e autorità, nella sede estiva in via Ghino Valenti per la Festa d’Estate 2016. Per la prima volta nella sua storia, la Filarmonica ha una donna nel Consiglio direttivo: è la socia Gabriela Lampa, con delega alla cultura. Le altre deleghe sono andate a Raffaele Belardinelli (rapporti con banche ed enti finanziari), a Luigi Jannucci (cerimoniere e pubbliche relazioni), a Domenico Sirocchi (cassiere e coordinatore per l’elaborazione di un nuovo Statuto), a Ennio Chiaraluce (coordinatore di tutte le attività sociali della sede). Presenti anche il vicepresidente Alfredo Molinari, il segretario Riccardo Sinigallia, il ragioniere Alberto Ferretti, l’economo Giorgio Francalancia e i consiglieri Luciano Pingi e Massimo Serra. Nuovi sono due accordi: con il Fai per aprire le porte della Filarmonica al territorio, e con l’Accademia della Cucina Italiana per fare di ogni convivio un percorso nella cultura enogastronomica, in collaborazione con gli chef de “I Due Cigni”. Ha affermato Ruffini: “Dobbiamo essere orgogliosi come soci della Filarmonica, ma aprirci al contesto è indispensabile e per farlo nel modo migliore ci vuole una precisa visione del futuro da seguire con energia, volontà e una profonda passione per le radici della nostra realtà. Non va dimenticato che la Filarmonica dialogava con orgoglio e amor proprio addirittura con il Papa Re nel XIX secolo, promuoveva la cultura donando alla città Palazzo Ricci perché ne facesse un asilo per la scolarizzazione delle classi meno abbienti, ospitava nel 1906 i fratelli Lumière per una delle loro prime proiezioni in Italia. Innovarsi non significa negare il passato, ma valorizzarlo per guardare al futuro con consapevolezza e nuova energia”. Altro obiettivo di Ruffini è lavorare in sinergia con il Comune di Macerata e il Sindaco ha raccolto l’invito: “Proseguiremo il dialogo iniziato con Alfonso Cacchiarelli, cui  rivolgo un ricordo commosso. La Filarmonica ha una lunga storia e radici solide per relazionarsi con la comunità maceratese. Occorre sempre alimentarle e credo che Enrico e la sua squadra sapranno farlo”. All’invito a sorpresa di Ruffini a cantare Che sarà il sindaco non si è tirato indietro e l’omaggio a Jimmy Fontana ha raccolto gli applausi di tutti i presenti, con tanto di bis con Il mondo.

20 agosto 2016 

 

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