La Città Sommersa continua a restituire pezzi di passato

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La Chiesa di Santa Maria Assunta di Pievefavera, ha ospitato la conferenza – dibattito promossa dall’Unione Montana dei Monti Azzurri “I reperti ceramici di Pievefavera: attribuzioni e nuove scoperte dalla Città Sommersa”. Dopo l’introduzione del Presidente Giampiero Feliciotti,  il saluto del Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, e il ringraziamento al parroco che ha aperto le porte al folto pubblico, l’atmosfera è stata creata da un sofisticato momento musicale, grazie alla voce del contralto Maria Rosaria Abategiovanni accompagnata dall’organista Camillo Valenti. Per entrare nel vivo dell’argomento, la relatrice Anna Cerutti con una chiarissima esposizione corredata da foto e oggetti, ha illustrato la storia della ceramica dall’antichità ai giorni nostri. A seguire, il professor Arnaldo Mazzanti ha descritto le ultime acquisizioni, reperti ceramici risalenti al periodo tra il XIII e il XVIII secolo, che è stato possibile ammirare in un locale all’interno della chiesa. Questi reperti andranno ad arricchire la collezione dell’Antiquarium attualmente allestito nei pressi dell’area archeologica sulle rive del lago. Tutti i relatori sono concordi nella necessità di valorizzare non solo l’Antiquarium, ma tutta l’area del lago di Caccamo e dei borghi circostanti, insieme con la riscoperta delle tipicità artigianali, alimentari; pur consapevoli delle difficoltà economiche del momento, lanciano una sfida e un invito a  tutta la popolazione e agli appassionati: di collaborare in prima persona e recuperare la consapevolezza del valore del nostro territorio. Il dibattito finale si è svolto all’aperto, gustando le “opere d’arte” del mastro gelataio di Belforte del Chienti che ha proposto le sue ultime creazioni: gelato ai gusti “zafferano”, “vino cotto” e “sapa”, ghiotte espressioni di tipicità locali (foto La rucola).

Simonetta Borgiani

18 agosto 2016

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