A Macerata soldi pubblici buttati al vento

Print Friendly, PDF & Email

Ogni consigliere, sia di maggioranza che di opposizione, dovrebbe sentirsi in dovere di controllare l’operato della macchina amministrativa perché, quale pubblico ufficiale, ne è responsabile. Le evidenze di questo primo anno sono sorprendenti, negativamente sorprendenti. Quello che solitamente si usa definire “comportamento da buon padre di famiglia” è troppo spesso disatteso giudicando quelli che sono crediti e debiti dell’amministrazione come “cosa non nostra”. Vogliamo evidenziare alla cittadinanza 2 temi “scivolosi” per i dirigenti comunali e cioè la riscossione dei crediti e le garanzie fideiussorie. Gli argomenti sono molti altri e avremo occasione di parlarne, ma approfondire questi è importante e farà sgranare gli occhi a chi legge.

Il Comune di Macerata ha un volume di residui attivi (crediti non riscossi) impressionante (23 milioni di euro) e noi del Movimento 5 Stelle crediamo che la mancata riscossione di tanti crediti dipenda dalla macchina amministrativa. Facciamo un esempio clamoroso, scaturito da una nostra interrogazione, che evidenzia la leggerezza con la quale vengono affrontati argomenti seri.

Il 2 marzo 2016 i Consiglieri del M5S di Macerata presentano un’interrogazione su un capannone abbandonato da decenni a Piediripa chiedendo la situazione debitoria dei proprietari dell’immobile. Nel successivo consiglio comunale l’assessore Ricotta risponde che effettivamente il problema esiste, che la ditta non paga i tributi dal 2012, “che il problema è noto da tempo” e che gli uffici hanno da tempo provveduto a mandare gli avvisi di accertamento. Il M5S vuole andare a fondo, fa un accesso agli atti e scopre una cosa incredibile: gli avvisi di accertamento vengono spediti il 22 marzo 2016 per tutti gli anni precedenti non pagati, con data 4 marzo 2016, cioè dopo aver ricevuto la nostra interrogazione.

Se il M5S non avesse fatto l’interrogazione quegli avvisi non sarebbero con tutta probabilità mai partiti e quindi è chiaramente evidente la responsabilità del dirigente di settore che andrebbe sanzionato.

Questa situazione, come altre, saranno ovviamente segnalate agli organi competenti per evidente danno erariale, ma dicono a chiare lettere che c’è tanta approssimazione e pressapochismo nella gestione del denaro pubblico.

Passiamo ora all’argomento forse più caldo: LE FIDEJUSSIONI.

La fidejussione è una garanzia che il fornitore presta al Comune affinché, in caso di sua inadempienza, sia una banca o altro istituto a risarcire il Comune. Portiamo anche qui un esempio pratico, ma nelle settimane prossime evidenzieremo ai cittadini una serie di gravi inadempienze, appena acquisiti tutti gli atti.

A fine aprile l’assessore Casoni risponde a una nostra interrogazione sulla grave situazione di un’area verde in Via Panati, abbandonata da anni e facente parte di una lottizzazione incompiuta. Chiediamo in particolare se la ditta lottizzante, a garanzia dei lavori da fare in sostituzione del Comune, abbia fatto ricorso alla stipula di idonee polizze fideiussorie. L’assessore dopo aver spiegato che il rapporto con la ditta è diventato difficile e probabilmente sfocerà per vie legali, ha elencato le fidejussioni presentate a suo tempo per circa € 300mila… sottolineando, però solo alla fine, che TALI FIDEJUSSIONI SONO SCADUTE!!!

Avete letto bene! Una qualsiasi amministrazione, sia privata che pubblica, non può far scadere le fidejussioni prestate a suo favore ma, prima della loro scadenza, deve attivarsi per garantirsi il rispetto di quanto pattuito, perché in caso contrario si configura un danno economico per la comunità molto rilevante.

Sono solo 2 casi sui tanti che abbiamo evidenziato ed evidenzieremo, semplicemente perché questo è il nostro ruolo: controllori e propositivi!

Movimento 5 Stelle Macerata 

A 11 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti