Dal M5S in Comune: proposta di Bilancio Partecipato

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Dopo la clamorosa bocciatura della nostra proposta sul baratto amministrativo, regolamentato in questi giorni in tantissime città tra le quali Milano, presenteremo a fine mese una mozione altrettanto “solidale e partecipativa”: PROPOSTA DI BILANCIO PARTECIPATO

Lo facciamo perché in questo periodo discuteremo il bilancio e per ora, nella città di Macerata, il bilancio comunale è cosa segreta tra tecnici e assessori. Lo faremo ringraziando comunque l’assessore Caldarelli che ha puntualmente raccolto la nostra proposta di anticipare notevolmente la discussione del bilancio preventivo, bilancio che negli anni precedenti veniva “preventivato” quando l’anno era per la gran parte trascorso.

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Bilancio Partecipativo

Il Bilancio Partecipativo venne sperimentato nel 1989 per la prima volta a Porto Alegre; si è diffuso rapidamente in America Latina, in Europa, e dunque in Italia ha fatto il proprio ingresso principalmente dopo il I° Social Forum Mondiale svoltosi proprio a Porto Alegre. Oggi viene fortemente promosso e praticato anche in grandi città americane come New York e Chicago.

Nel 1996 il Bilancio Partecipativo è stato riconosciuto dall’ONU come una delle migliori pratiche di governance urbana nel mondo ed oggi viene promosso da altre istituzioni internazionali come la World Bank.

Il Bilancio Partecipativo è un procedimento attraverso il quale la popolazione, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell’Ente o di una parte d’esse. In Italia molti Comuni e Province hanno introdotto il Bilancio Partecipativo come meccanismo di redazione di una parte del Bilancio di Previsione, tra cui citiamo come esempi il comune di Milano, Canegrate (MI), Grottammare (AP), Capannori (LU).

Si sono già diffuse e continuano a diffondersi pratiche amministrative ispirate alla democrazia partecipativa nei diversi settori dell’Amministrazione.

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I passaggi

Generalmente sono gli enti comunali a promuovere i bilanci partecipativi e solitamente gli step che seguono sono i seguenti:

1) condivisione del progetto del Bilancio Partecipativo: informazione/formazione per coinvolgere i cittadini;

2) emersione dei bisogni: realizzazione di assemblee con i cittadini e possibilità da parte loro di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche;

3) fase deliberativa: alcuni cittadini delegati si incontrano per conoscere le esigenze emerse, per studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti, e trasmetterle quindi agli uffici tecnici per una loro valutazione;

4) verifica di fattibilità: i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare una stima dei costi e, se possibile, fornendo i tempi necessari per l’attuazione;

5) scelta di priorità: le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la verifica di fattibilità;

6) griglia delle priorità: si costruisce una griglia di priorità in base all’esito della votazione;

7) Bilancio di Previsione: le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio Previsionale dell’anno successivo.

La nostra speranza è che il bene comune ritorni al primo posto nella nostra città e si possa costruite una città partecipata e solidale.

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