Intervista fatta a Firenze all’avv. Marcello Stanca,
Presidente Amev
FIRENZE – L’avvocato Marcello Stanca è il presidente dell’Amev (Associazione Malati Emotrasfusi Vaccinati) e ha nel suo ufficio più di 300 fascicoli riguardanti soggetti danneggiati da vaccinazione. Afferma: “Intorno a questi casi c’è un muro di silenzio che dura da decenni, non si sa con certezza quanti siano, si parla di 800 ma è un numero teorico”. La Regione Toscana lo aveva incaricato di redigere una banca dati nazionale, lui si è attivato ma da parte del Ministero non è mai riuscito ad avere informazioni. Non avendo dati oggettivi, statistiche e percentuali, non è possibile valutare appieno il problema, tanto meno studiare la casistica né conoscere i meccanismi che generano gli effetti collaterali. Continua Stanca: “Eppure ci dovrebbero essere almeno i dati relativi alle domande di risarcimento, quindi quelli ufficialmente accertati dalle Asl… Tutto naturalmente per poter fare opera di prevenzione a difesa di una parte sociale debole: quella dei bambini!” Intanto come presidente dell’Amev è impegnato a portare avanti la questione politicamente a livello nazionale ma è una battaglia irta di difficoltà. E’ stata varata nel 2005 la Legge 229 che quantifica indennizzi e modalità ma finora nessuno ha preso un centesimo. C’è disparità di trattamento tra malati per trasfusione (che è facoltativa) e per vaccinazione (che è obbligatoria) con i secondi veramente al minimo rispetto agli altri. Si gioca sul ritardo di presentazione delle domande di risarcimento e si fa sapere che non c’è copertura finanziaria. C’è silenzio sul numero dei casi e non è dato sapere nemmeno la percentuale di questi sul totale dei vaccinati. “E’ anche accaduta un’ambiguità –afferma l’avvocato Stanca- con l’apertura, dopo la Legge 229, di un conto bancario a mio nome sul quale sono stati versati 30 milioni di euro dal Ministero dell’Economia. Chiesi il sequestro per avere chiarezza sulle motivazioni e sulla destinazione di quel versamento! Dopo la prima udienza sono scomparsi tutti i fascicoli al riguardo…”
Fernando Pallocchini, luglio 2006
