Corridonia: Storia di ordinaria follia?

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La gente protesta e sono raccolte 500 firme

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Sembra proprio essere il classico caso di come la politica passi tranquilla sopra la testa delle persone, siano esse di città o di campagna. Ma la gente reagisce, qualcuno si dà da fare e in più di 500 sottoscrivono la protesta (ci sono giunti in redazione 23 fogli densi di autografi!). Che succede a Corridonia e dintorni, coinvolgendo la vicenda anche le città di Petriolo e di Mogliano? Presto detto: tempo fa crollò una modesta porzione di fabbricato del mattatoio comunale di Corridonia, ex convento dei cappuccini, e il mattatoio venne chiuso nella sua interezza, con la promessa che ne sarebbe stato costruito un altro. Nel frattempo difficoltà per i tanti allevatori delle tre cittadine interessate che si devono rivolgere al mattatoio di Macerata (Villa Potenza) oppure a quello di Loro Piceno, con evidenti aggravi di spesa e di oggettive difficoltà logistiche. Nel mattatoio c’era anche un utilissimo, se non indispensabile, servizio veterinario pubblico, necessario per ogni certificazione riguardante sia gli animali da compagnia, cani e gatti, ma anche e soprattutto per il bestiame. Il Comune di Corridonia trasferì questo ufficio in un locale posto nell’ippodromo Martini, quindi ben fruibile dal comprensorio interessato, grazie anche alla disponibilità del veterinario incaricato, sempre disponibile su appuntamento. Ma la situazione è cambiata, il Comune si è ripreso il locale per metterci dentro delle cianfrusaglie (così ci hanno riferito) e tutti i possessori di un animale devono ora recarsi per qualsiasi pratica a Macerata, a Loro Piceno o, addirittura, a Passo Sant’Angelo. Un esempio su tutti: l’anziano contadino che macella un maiale per la “pista” deve portare la corata da un veterinario per avere la sicurezza che sia sano. Se il veterinario fosse vicino potrebbe andare lui direttamente, in caso contrario dovrà attendere che il figlio esca di fabbrica con tutte le lungaggini annesse e connesse, anche perché gli altri centri devono subire la “invasione” degli utenti provenienti non solo dalle loro zone ma anche da Corridonia, Mogliano e Petriolo. Come si può risolvere la questione che interessa qualche migliaio di persone, possibile non ci sia uno spazio per il servizio veterinario?

Fernando Pallocchini

 

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