Diremo questo in Consiglio comunale!

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Interpellanza, interrogazione e mozioni

del Movimento 5 Stelle a Macerata

 consiglieri

Il Movimento 5 stelle Macerata presenterà nei consigli di fine mese 1 interpellanza, 1 interrogazione e 2 mozioni con lo scopo di mettere al centro dell’attenzione 2 parole troppo spesso nominate ma assai poco rese concrete: BENE COMUNE e PROGRAMMAZIONE. Nonostante la parola Bene Comune stia in ogni programma elettorale e in ogni discorso dei politici di professione, si è in realtà smarrito il senso confondendolo con altro. Bene comune significa operare e realizzare progetti pensando al bene di tutta la comunità ed escludendo il vantaggio di pochi. Non è quindi bene comune realizzare un bunker allo stadio spendendo 1milione di euro, senza dire ai cittadini da dove saranno tolti; quella operazione può tranquillamente definirsi per “il bene di pochi che vogliono essere rivotati dai tifosi della maceratese e non correre il rischio di ripetere l’operazione Lube”. Sono invece fattori di grande sensibilità verso il BENE COMUNE: dotarsi un Piano di protezione civile comunale che già DOVEVA essere aggiornato dal 2012 alla Legge vigente (nostra interrogazione sul perché il Comune non ne è dotato!!), permettere ai soggetti diversamente abili l’utilizzo dei sottopassi cittadini e ancora, dotare la città di idonei servizi igienici pubblici per i cittadini e per i tanti turisti di passaggio.

Sulla programmazione potremmo scrivere tanto, ma ci limitiamo ad osservare che in questa città idee e realizzazioni mancano sempre di una visione globale della città. Gli interventi sono spesso ideologici e quasi mai legati a studi e ricerche. Ne sono un chiaro esempio la chiusura di mezza piazza della libertà, di via Matteotti e del probabile futuro acquisto del Park Sì.

Potrebbero essere anche operazioni condivisibili ma mancano assolutamente di una programmazione che li inserisca in un progetto complessivo.

Giace dal 1998 impolverato nei cassetti il PUM (piano urbano per la mobilità) che con lo studio dei flussi dei pedoni, dei mezzi pubblici e privati avrebbe permesso già da anni di capire le esigenze della città.

Sconosciuta ai più la figura del Mobility Manager (obbligatoria per Legge) che in un contesto di programmazione seria e futuribile assumerebbe un’importanza strategica (nostra interrogazione a fine mese).

Insomma, la politica continua ad assomigliare a se stessa. Non programma per avere una città migliore tra 10/15 anni, ma programma per avere consenso a breve scavalcando quella programmazione che sarebbe fondamentale per non iniziare sempre tutto da capo (malattia italiota).

Che questi progetti estemporanei non hanno le gambe per sorreggersi lo dimostra il fatto che se alle precedenti elezioni avesse vinto la destra avrebbe sicuramente riportato le auto in piazza ed agevolato il trasporto privato.

Se invece la città programma seriamente la mobilità generale e solo alla fine, create le condizioni per accedere facilmente al centro, lo chiude, difficilmente ci saranno amministrazioni che vista la bontà del progetto torneranno indietro. I cittadini siano vigili insieme a noi su tutte le operazioni di mobilità ed urbanistica perché condizioneranno la qualità della nostra vita.

Si apra insieme alla città una riflessione seria sull’acquisto del Park sì perché per il momento la fretta dimostrata dall’ amministrazione nel volere acquistare può avvalorare la tesi di chi pensa che avendo il Comune gravi inadempienze contrattuali con la Saba (gestore del Park sì) voglia metterci una pietra sopra per evitare cause che la metterebbero in ginocchio.

Il dialogo con la Saba è impossibile perché sono arrabbiati? Gli errori dell’amministrazione non possono essere pagati dai cittadini.

E’ evidentissimo a tutti i cittadini che la strada più semplice per ottenere i risultati che l’amministrazione vuol perseguire con l’acquisto sarebbe quella di prendere accordi col gestore.

A fine mese presenteremo anche una mozione per l’assorbimento da parte dell’APM dell’aumento dei biglietti dei mezzi pubblici.

Il presidente APM dichiarò che gli aumenti non ci sarebbero stati, sullo stesso tono si espresse Sciapichetti, scivolando clamorosamente, si è dichiarato contro gli aumenti anche l’assessore maceratese competente Iesari. La cosa assurda è che i revisori dei conti del Comune invitano da anni l’amministrazione a dettare le linee politiche delle partecipate invece di limitarsi squisitamente alle nomine. E’ quindi evidente che Iesari, anziché andare sui giornali, dovrebbe telefonare al presidente Pallotta ed “ordinare” l’assorbimento dell’ aumento tariffario.

E’ evidentissimo a tutti che l’APM non ha alcuna propensione verso la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico perché altrimenti destinerebbe il suo enorme utile ad incentivare l’uso del trasporto pubblico (diminuendo e non aumentando i biglietti) ed a premiare quegli utenti che si dimostrassero parsimoniosi nei consumi. L’APM va in un’altra direzione e sta all’ amministrazione orientarla.

Cerchiamo anche di essere tutti meno stucchevoli continuando a definire l’APM un gioiello perché è molto semplice perseguire utili giganteschi con le bollette dei cittadini, molto più difficile farlo in un regime di concorrenza. Lo stesso assessore Caldarelli in un recente consiglio comunale, pur elogiando l’APM, l’ha spronata ad avviare attività imprenditoriali di maggiore rischio.

Discuteremo di tutto questo il 28, dalle 15, i cittadini saranno i benvenuti

 

 

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