Orologio del ‘500, sta per scoccare l’(h)ora

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Il complicatissimo macchinario è terminato

 Orologio

Correva l’anno 2002 quando, sulle pagine de La rucola n° 51 uscirono quattro pagine tutte incentrate sull’orologio del ‘500. Pubblicammo il contratto stipulato dai maceratesi con i fratelli Ranieri, i disegni della torre civica come si era trasformata nei secoli (con l’orologio apparso, poi scomparso), la ricostruzione storica scritta dal carissimo Libero Paci, il disegno che posizionava la lapide a Vittorio Emanuele II in piazza Vittorio Veneto, sulla facciata del palazzo che ospita la biblioteca Mozzi-Borgetti, l’opinione del Maestro Alberto Gorla, l’opinione di un operatore turistico, l’opinione del Direttore e il punto sulle indagini condotte dai Carabinieri riguardo alla scomparsa del quadrante. orologio-Macchina-astronomicaInsomma un reportage completo per riportare in vita un oggetto prezioso i cui pezzi, sparsi qua e là, rischiavano di finire dimenticati, o peggio. Ricordo che, mentre stavo scattando delle foto al torrione di Porta Duomo, ricevetti una telefonata dall’amico Cisirino di questo tenore: “Grazie Fernà, era ora che qualcuno si ricordasse dell’orologio del ‘500: non mollate!” E non abbiamo mai mollato, scovando anche chi, a quell’epoca, era disponibile a finanziare l’opera, a volte presi in giro, come quando un assessore ci disse: “Ma ssì, ve lu metterò su ‘ss’orologiu… faremo una torre a Villa Potenza oppure a Piediripa e ce lo metteremo!” Bene, siamo arrivati a oggi e le foto gentilmente inviateci dall’Ufficio Stampa del Comune parlano una lingua che ci piace: “L’orologio, almeno nella parte che riguarda le complicazioni, è ormai pronto!” e ne siamo felici, perché in questo periodo storico di stasi nazionale avremo una carta pesante come un Jolly da giocare. Un oggetto straordinario, un pezzo unico al mondo di rilevantissima importanza che non mancherà, a nostro orologio-Meccanismoavviso, di attirare turisti da tutto il mondo. Certamente il merito dell’operazione, dopo tanti anni di assoluta negazione, va dato al Sindaco Romano Carancini che si è mosso affrontando anche le critiche feroci (si è parlato persino di operazione da falso storico!) di molti detrattori e dei qualunquisti che sono sempre contro a prescindere. Ora attendiamo il prosieguo dell’operazione e quando tutto sarà pronto, allora sì che ci sarà bisogno della piazza sgombra di auto.

Fernando Pallocchini

 

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