Con cosa ci stanno bombardando?
Era una tranquilla passeggiata nel parco dell’Abbadia di Fiastra… e ci siamo resi conto che certe cose non capitano solo agli altri ma anche qui da noi, nel nostro territorio. Li abbiamo visti estesi a perdita d’occhio… alzando gli occhi al cielo li abbiamo visti scenderci addosso: fili.
Fili lunghissimi che si sono posati ovunque, visibili contro sole, brillavano sulle zolle appena arate, ancorati al fogliame delle piante, addosso ai nostri abiti, sul nostro volto. A prima vista possono sembrare fili di tela di ragno ma, poi, guardando bene ti accorgi che non c’è trama a catturare insetti, anzi gl’insetti non ne rimangono invischiati. Allora allunghi una mano e tocchi, catturi uno di questi fili, lunghi anche diversi 
metri, lo schiacci fra i polpastrelli delle dita, sembra seta, non è tela di ragno: è plastica! Una nevicata di plastica non in fiocchi e cristalli ma in metri e metri di fili bianchi sottilissimi. Con una mano ti liberi il volto, infastidito, da questa strana presenza e pensi: “Ma con cosa ci stanno bombardando questi incoscienti? Con le loro scie chimiche formano nubi artificiali, che si spandono, oscurano il sole, rendono l’atmosfera caliginosa e ricadono verso il terreno sotto forma di composti chimici. Se scatti di notte una foto al cielo con il flash li vedi cadere: bolle 
luminescenti che riflettono il lampo del flash. Ora anche come fili bianchi. Bastardi. Complici i politici che danno loro il permesso stanno devastando il pianeta, stanno cambiando le stagioni, stanno cambiando il corso della vita. Ieri a Macerata, a fine novembre, c’è stata una grandinata, manco fosse estate.
Fernando Pallocchini
