Tana libera tutti!

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La miglior soluzione al problema?

Ignorarlo…

carcere-aperto

 

Giustizia povera, povera giustizia. Siamo giunti anche a questo: le carceri italiane scoppiano? liberiamo i detenuti! Non pensiamo a costruire nuove carceri, a far sì che gli stranieri abbiano la possibilità di scontare la pena nel proprio paese, non impieghiamo chi deve scontare la pena in lavori socialmente utili. Li liberiamo. Il messaggio? In Italia delinquere conviene: quanto meno vitto e alloggio sono garantiti e c’è sempre qualcuno che arriva a restituirti la libertà al momento giusto. Troppo difficile stilare una reale analisi del problema e trovare una soluzione concreta. Troppo faticoso arrivare a capire che il sistema Giustizia dovrebbe essere riformato a fondo a garanzia della sicurezza dei cittadini, stabilendo una volta per tutte la certezza della pena e accelerando i tempi dei procedimenti penali. La cosa più semplice, questa è l’Italia, è invece a quanto pare aggravare il problema con false “soluzioni-tampone”. Perché ignorare il problema, nel nostro Paese, è da sempre la migliore soluzione al problema. Al sovraffollamento delle carceri lo Stato aveva risposto in passato prima con l’indulto, provvedimento rivelatosi poi privo di utilità. In quel caso la popolazione carceraria era scesa da 59.000 persone circa a 39.000, per poi risalire sopra quota 60.000 in meno di tre anni. Ora, dulcis in fundo, arriva il “decreto libera-detenuti”, teso ad alleggerire – questo secondo il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri – la pressione sulle carceri, con modifiche sia in entrata che in uscita”. Sei, in totale, gli articoli che prevedono  uno sconto pena maggiore per liberazione anticipata da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata; la liberazione anticipata per chi in custodia cautelare ha una pena residua non oltre i 3 anni; lavoro di pubblica utilità per i tossicodipendenti. In parole povere, le carceri italiane verranno alleggerite del peso di circa 4mila detenuti, che torneranno a far parte del tessuto sociale del Paese o “gestiti” con modalità alternative  al carcere. Con la legge Basaglia chiusero i manicomi pensando di eliminare la pazzia, ora vogliono liberare i detenuti credendo di ridurre la criminalità? Tana libera tutti!

Lucia Mosca

 

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